Come Microsoft e Yahoo? Il No di Sun a IBM potrebbe costare il posto al Ceo Jonathan Schwartz

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


IBM

Tira una brutta aria per Jonathan Schwartz, il Ceo di Sun Microsoystems, dopo il tracollo delle trattative con IBM perché il board riteneva insufficiente l’offerta da quasi 7 miliardi di dollari presentata dalla rivale.

Un’aria che ricorda un po’ quella che tirava a Yahoo! per Jerry Yang, costretto a lasciare la guida della società dopo le pressioni subite da azionisti e investitori i quali non avevano condiviso la sua dura opposizione all’Opa  da 47,5 miliardi di dollari presentata da Microsoft. Yang è stato sostituito a gennaio da Carol Bartz, che tra le sue varie esperienze nel settore, ha ricoperto anche un ruolo dirigenziale in Sun.

 

Schwartz, che pure – secondo fonti vicine alle trattative – era favorevole all’offerta IBM (contrario, invece il presidente Scott McNealy), è ora chiamato a trovare un nuovo possibile compratore, se le negoziazioni con IBM non dovessero ripartire. Ipotesi, questa, che potrebbe anche mettere in forse la presenza di Schwartz nella società.

 

Secondo indiscrezioni non confermate, IBM aveva inizialmente presentato un’offerta da oltre 8 miliardi di dollari (9,55 dollari per azione), salvo poi portare il prezzo a 9,4 dollari, per un montante di circa 7 miliardi di dollari.

Cifra ritenuta inadeguata dal board, nonostante il titolo prima dell’offerta IBM valesse intorno ai 5 dollari e ieri dopo aver perso il 24% si sia assestato sui 6,5 dollari ad azione.

 

A far serrare il board sulle proprie posizioni, oltre al prezzo ritenuto inadeguato, anche la prospettiva di dover aspettare finanche un anno per ottenere le necessarie autorizzazioni dall’Antitrust prima di poter completare l’accordo.

Il fatto che a IBM fosse lasciato troppo spazio per ritirarsi dall’affare ha complicato ulteriormente le trattative.

 

Inevitabile dunque, tornare alle vicende che hanno visto protagonisti Microsoft e Yahoo! lo scorso anno, e pensare che, se l’accordo con IBM non dovesse andare in porto, potrebbe verificarsi un avvicendamento anche ai vertici di Sun.

Alcuni analisti pensano infatti che il ruolo di Ceo potrebbe tornare al presidente McNealy, che lo ha già ricoperto per 22 anni, ma non tutti sono convinti che il co-fondatore sia la persona giusta per condurre un’eventuale vendita in questa fase economica molto delicata.

 

Schwartz, che ha preso le redini di Sun nel 2006, secondo molti è stato abile nel dirottare il focus della compagnia verso il segmento software, ma non altrettanto a diversificarne le fonti di guadagno.

Standard & Poor’s ha già reso noto che abbasserà il giudizio su Sun se la società rimarrà indipendente o se adotterà misure quali il riacquisto di azioni proprie o un dividendo finanziato dal debito.