NGN: BT avrà libertà di fissare i prezzi di accesso. Ofcom, ‘Garantire investimenti ma anche una concorrenza equa per il futuro’

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


BT

Il regolatore britannico delle tlc (Ofcom) ha deciso nuove misure volte ad accelerare il lancio delle reti NGN, tra cui la possibilità per l’operatore storico BT di fissare i prezzi di accesso all’ingrosso, in modo da avere un ritorno che rifletta i costi e i rischi della costruzione delle nuove infrastrutture.

Questa libertà nella definizione dei prezzi favorirà gli investimenti nelle NGN, portando sostanziali benefici ai consumatori, alle imprese e all’economia nel suo complesso, derivanti da un aumento degli investimenti, della concorrenza e della disponibilità dei servizi.

 

Agire per liberare una maggiore quantità di spettro radio da destinare all’introduzione di nuove tecnologie e nuovi attori sul mercato è un fattore molto importante, ma anche le reti fisse, ha sottolineato il regolatore britannico, svolgono un ruolo centrale per l’offerta di servizi a banda larga super-veloce.

 

“La concorrenza nel mercato dei servizi e delle infrastrutture broadband di nuova generazione garantirà un maggior livello di investimenti, innovazione, differenziazione e scelta, nonché prezzi più competitivi per i consumatori”, ha spiegato Ofcom.

 

Un “annuncio importante per l’intera industria britannica delle telecomunicazioni”, secondo Ian Livingstone, Ceo di BT. L’ex monopolista intende investire nelle reti super veloci 1,5 miliardi di sterline per raggiungere almeno il 40% delle famiglie britanniche entro il 2012.

 

Sono 5 i fattori principali che, secondo Ofcom, promuoveranno gli investimenti privati e la concorrenza nel settore delle NGN: 3 relativi alla promozione degli investimenti, 2 alla concorrenza.

 

Nel primo gruppo rientrano:

Libertà di prezzo: i provider di servizi di comunicazione come BT saranno liberi di stabilire i prezzi dei prodotti broadband all’ingrosso senza alcun intervento regolatorio.

Tasso di rendimento che rifletta il rischio: in caso di ulteriore competizione a monte – da parte di imprese che offrono servizi a banda larga super veloce attraverso accesso passivo – gli investitori avranno la possibilità di ottenere un tasso di rendimento che rispecchi veramente i costi e il relativo livello di rischio.

Efficienza delle reti: eliminare le inefficienze nella costruzione delle reti che potrebbero tradursi in barriere per gli investimenti.

 

Per assicurare la concorrenza, Ofcom intende quindi “sostenere l’uso di servizi all’ingrosso nuovi e più flessibili per offrire servizi super-veloci a prezzi competitivi sia per gli altri fornitori di servizi che per i consumatori”.

Questo richiederà a Openreach di offrire servizi a banda larga in fibra ottica agi altri provider – BT Retail incluso – “su basi eque e senza favoritismi”.

Salvaguardare “la possibilità per un’ulteriore concorrenza basata sulle infrastrutture, facilitando l’opportunità per le imprese di sincronizzare i propri investimenti con le implementazioni di BT”, dovrebbe quindi, secondo Ofcom, “far crescere la domanda e incoraggiare la realizzazione di nuove reti che tengano in considerazione una potenziale concorrenza futura”.

 

Per promuovere investimenti e concorrenza, Ofcom ha quindi lanciato una consultazione pubblica volta a modificare gli impegni sottoscritti da BT nel 2005.

 

Nel frattempo, il regolatore britannico intende lavorare a stretto contatto sia con la Commissione europea sulle raccomandazioni relative alle NGN, che con l’industria per valutare se vi sia necessità di ulteriori azioni volte a portare i benefici della banda larga super-veloce a un gruppo più ampio di consumatori cittadini e imprese.

 

La banda larga super veloce rappresenta – secondo il Ceo Ofcom Ed Richards“uno degli sviluppi più importanti nelle moderne comunicazioni da molti decenni a questa parte”.

“Il nostro messaggio è chiaro – ha aggiunto Richards – non debbono esserci impedimenti regolatori sulla via degli investimenti nelle NGN. Vogliamo promuovere gli investimenti ma anche garantire una concorrenza equa ed efficace per il futuro”.

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