Ricerca online: Microsoft testa Kumo, nuovo servizio per battere lo strapotere di Google

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Steve Ballmer

Microsoft starebbe testando una nuova versione del servizio di ricerca online, nome in codice Kumo (in giapponese ragno).

Lo riferisce un portavoce della società, che sottolinea come il servizio sia ancora disponibile solo all’interno della rete corporate e non al pubblico.

 

Il nuovo servizio è stato svelato ieri in un memo interno inviato dal capo della ricerca Satya Nadella alla divisione servizi online, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli riguardo il suo funzionamento o le caratteristiche.

 

“Kumo.com esiste solo nella rete corporate e per ottenere risposte soddisfacenti, nei prossimi giorni ridirigeremo il traffico interno di live.com sul sito di prova”, si legge sul memo di Nadella, pubblicato dal blog All Things Digital del Wall Street Journal.

 

Al momento, dunque, Live Search rimane lo strumento di ricerca per il pubblico, né si sa se Microsoft deciderà di ribattezzarlo Kumo in seguito a un’eventuale esito positivo dei test.

 

Kumo in giapponese vuol dire ragno, in riferimento ai software utilizzati per scandagliare i siti internet e aggiungere dati agli indici dei motori di ricerca e già da un po’ circolava l’ipotesi che Microsoft avrebbe scelto questo nome per il proprio motore di ricerca, dopo la scoperta che la società era proprietaria del dominio Kumo.com.

 

Secondo Nadella, il 40% delle richieste fatte ai motori di ricerca resta senza risposta.

“Questo dimostra – ha spiegato Nadella – che gli utenti spesso non trovano quello di cui hanno  bisogno. A Microsoft crediamo di poter offrire uno strumento di ricerca più utile, che sia funzionale non solo per le ricerche ma anche per svolgere dei compiti”.

Kumo prevede quindi un riquadro di esplorazione sulla parte sinistra della pagina dei risultati che permetterà di accedere a una serie di strumenti in grado di affinare la ricerca.

 

Durante la fase di test, ha quindi aggiunto Nadella, “le caratteristiche di Kumo varieranno in base al paese, ma i risultati saranno comunque organizzati in modo da risparmiare tempo”.

Per esempio, effettuando una ricerca con ‘U2’ come parola chiave, Kumo offrirà risultati categorizzati per genere (biografia, testi, canzoni, video…).

 

Basteranno questi aggiustamenti a consentire alla società di Redmond di recuperare terreno nei confronti di Google e Yahoo?

Il gruppo, come ha sottolineato lo stesso Ceo Steve Ballmer, dovrà affrontare un secondo semestre difficile, con la previsione di una flessione di utili e ricavi nel 2009 a causa della recessione economica.

 

Ma, ha sottolineato Ballmer, “…Se c’è una società in grado di concorrere davvero con Google nella ricerca e nella pubblicità, quella è Microsoft. La strada sarà lunga, ma credo che sia una opportunità da non perdere”.

 

La società prevede di indirizzare almeno 8,5 miliardi di dollari nella ricerca e ancora di più per nuove acquisizioni e continua a puntare alle attività di ricerca sul web, auspicando un nuovo incontro con il management di Yahoo! per stringere eventuali accordi, dopo il fallimento dell’acquisizione da 47,5 miliardi di dollari tentata lo scorso anno.

 

A gennaio, Microsoft controllava il 9,8% delle ricerche internet, dietro il 22,2% di Yahoo! e il 58,5% di Google (dati ComScore).