Cellulari: anche Gartner conferma, ‘Il 2009 potrebbe chiudere col segno negativo’

di Alessandra Talarico |

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Telefonia mobile

Dopo i warning lanciati nei giorni scorsi dai produttori Nokia e Samsung, una nuova conferma della contrazione delle vendite di cellulari arriva dall’istituto di ricerca Gartner, secondo cui dopo una crescita ininterrotta di 8 anni, il mercato dei telefonini comincia a rallentare.

 

Nel terzo trimestre di quest’anno, dice Gartner, le vendite sono cresciute del 6% rispetto allo stesso periodo 2007, a 309 milioni di unità. Lo scorso anno, invece, nei primi tre mesi si era registrata una crescita annuale del 16%. Per tutto l’anno, Gartner prevede quindi un incremento complessivo dell’8%

 

“E’ ancora troppo presto per stabilire quanto a lungo durerà l’impatto del clima economico sul mercato dei cellulari, ma ci aspettiamo condizioni di mercato impegnative almeno fino alla prima metà del 2009″ , ha spiegato l’analista Gartner Carolina Milanesi.

“Ci aspettiamo – ha aggiunto – una contrazione della crescita a una cifra nel 2009″ .

 

Nel terzo trimestre, secondo Gartner, a crollare è stata soprattutto la tendenza a sostituire il vecchio cellulare con un nuovo modello e così, in Europa occidentale le vendite si sono fermate a quota 43,5 milioni di unità, contro i 47,2 milioni dello scorso anno. Trend che dovrebbe continua a impattare sul settore anche nel quarto trimestre e non solo in Europa.

Anche in Asia Pacifico, infatti, le vendite del quarto trimestre dovrebbero restare piatte, per l’effetto della globale contrazione dei consumi, dopo che in Giappone nel terzo trimestre si è registrato un calo del 28% a 9,4 milioni unità.

 

I mercati dell’Europa orientale, sempre secondo Gartner, sono stati duramente colpiti dalla crisi. Solo i mercati emergenti dell’Africa hanno continuato a registrare una solida crescita, mentre il mercato nordamericano ha segnato una crescita del 4,5% grazie all’interesse dei consumatori per gli smartphone.

 

Riguardo invece la condizione di salute dei maggiori produttori di telefonini, la finlandese Nokia ha mantenuto la prima posizione, con 118 milioni di cellulari venduti e una quota di mercato del 38,2%, ma ha avvertito gli effetti del rallentamento del mercato delle sostituzioni e dell’indebolimento delle vendite nei mercati emergenti.

La dimensione della società dovrebbe però consentire di mitigare gli effetti della crisi in corso.

 

Al secondo posto resta salda la sudcoreana Samsung , che ha venduto 53 milioni di telefonini e si è portata a una quota di mercato del 17,1%.

La joint-venture Sony Ericsson , al terzo posto, ha venduto 24,9 milioni di telefonini e ha una quota di mercato dell’8,1%.

La compagnia, ha spiegato la Milanesi, “continua a soffrire per la debolezza del mercato di fascia alta e per il rallentamento delle vendite in Europa”.

 

Anche la statunitense Motorola continua a perdere quota: con 24,6 milioni di telefonini venduti la sua market share è crollata all’8% rispetto al 13% dello stesso periodo 2007.

Motorola, inoltre, è tallonata dall’altra sudcoreana, LG, che ha portato la propria quota di mercato al 7,8% dal 7% dell’anno scorso. Secondo la Milanesi, LG può crescere nel quarto trimestre perché i prezzi dei sui telefonini sono adatti a soddisfare la domanda in questo difficile periodo.

 

Apple, col suo iPhone, si piazza invece al settimo posto della classifica mondiale, dietro alla canadese RIM e al suo BlackBerry.