NGN: AIIP d’accordo con l’on. Valducci, ‘La nuova rete in una società separata’

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L’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) valuta molto positivamente la proposta di riportare in una società separata le reti di telecomunicazioni di nuova generazione (NGN, Next Generation Network) così come è stata avanzata dall’on. Mario Valducci, Presidente dalla IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera, anche con partecipazione pubblica, in stile Terna.

AIIP chiede che il Governo ed il Parlamento italiani valutino con attenzione la scelta strategica compiuta dai governi del Giappone e della Corea per accelerare al massimo lo sviluppo di una moderna rete trasmissiva ad alta velocità, come fattore chiave dello sviluppo dei rispettivi Paesi.

L’Italia non può più permettersi ritardi e nemmeno gli sprechi che deriverebbero da un modello di sviluppo delle reti di telecomunicazioni di nuova generazione che fosse basato sulla competizione infrastrutturale, anziché su quella sui servizi. Né può permettersi che tale rete non sia regolata come le altre utilities, pena l’ulteriore indebolimento della già scarsa concorrenza del settore.

Le caratteristiche tecniche dell’attuale rete di accesso a banda larga, basata sull’impiego del vecchio doppino in rame e di tecnologie xDSL, sono ormai del tutto inadeguate non solo in termini di velocità, ma anche in termini di disponibilità (i “doppini liberi” scarseggiano da tempo) e di affidabilità (il rame si guasta 50 volte più della fibra e anche le dorsali conoscono ormai ritardi nella eliminazione dei colli di bottiglia).

Il nostro Paese deve al più presto iniziare la migrazione verso una nuova rete di accesso FTTH (Fiber To The Home) che non solo consentirà all’utente finale di raggiungere con certezza (e non solo se si è fortunati, come oggi accade con l’ADSL) velocità di accesso da 10 a 100 volte superiori alle attuali, ma anche una continuità di servizio molto più elevata di quella attuale.

Sfortunatamente, il costo dalla rete in fibra fino all’utente finale dipende più dalle opere civili e dalle componenti tecniche comuni (centrali, scavi, fibra, apparati di centrale) che non dall’apparato (modem ottico) presso l’utente, con la conseguenza che una competizione NGN/NGAN basata sulle infrastrutture genera inefficienze certamente maggiori di quelle che potrebbero essere create dalla mancanza di concorrenza sulle infrastrutture.

In quest’ottica, trova il pieno appoggio di AIIP una scelta politica – come quella ipotizzata dall’On. Valducci – che affidi ad una società pubblica (regolata come le altre public utilities) lo sviluppo di una delle infrastrutture strategiche per lo sviluppo del nostro Paese.

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