Banda larga: cresce la fame di contenuti e di nuove ‘identità’, mentre i service provider cercano ancora il giusto modello di business

di Alessandra Talarico |

Europa


Telecomunicazioni

Quali sono le prospettive di business dei fornitori di accesso a internet in un mercato sempre più dominato dai contenuti?

Internet piace, e sempre di più, a italiani ed Europei. Sono sempre più numerose, ad esempio, le persone che utilizzano i siti di social networking, giudicandoli uno strumento utile a mantenere i contati con amici e parenti. Uno strumento, come tanti altri (dall’instant messaging al VoIP) che in ultima analisi va però a sottrarre clienti e introiti alle comunicazioni ‘tradizionali’ come il telefono fisso.

 

Secondo il risultato di una ricerca commissionata da Juniper Networks, per la metà degli italiani, e per il 41,7% degli europei, la telefonia fissa avrà sempre meno importanza nei prossimi anni, quando a prevalere sarà l’uso di internet, col suo sempre più ampio ventaglio di servizi: dall’entertainment all’informazione, dalla comunicazione alla messaggistica istantanea e alla posta elettronica.

 

La ricerca, condotta in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, ha evidenziato anche come sia in crescita il numero di utenti – in Italia il 52,2% – che possiede almeno cinque differenti identità utente online, ciascuna legata a una password esclusiva, per accedere a diversi servizi in Rete da un’unica connessione broadband. Connessioni per la maggior parte (84,7% in Italia, 79,9% a livello europeo) utilizzate da due o più persone per attività e servizi differenti.

 

Cresce dunque la complessità del business così come l’urgenza di arrivare a modelli di business che da un lato supportino la diversificazione della domanda e dall’altro permettano ai service provider di avere nuove fonti di redditività a fronte della diminuzione degli introiti dei servizi tradizionali.

 

A ciò, spiega ancora Juniper, è da aggiungere la forte pressione esercitata sui service provider dai fornitori di contenuti, con le loro proposte accattivanti e ad alto consumo di banda.

I fornitori di accesso a internet, insomma, stanno investendo “nel potenziamento della capacità di banda, spesso senza partecipare ai guadagni derivanti dal segmento dei contenuti”.

 

Ben vengano gli investimenti, visto che “una rete ad alte prestazioni garantisce una qualità di servizio tale da generare differenziazione di mercato e fedeltà del cliente”, ma secondo l’analisi di Paul Gainham di Juniper Networks, “il rapporto fra la rete, i contenuti, il servizio e l’utente dovrebbe essere riesaminato per consentire ai service provider di aggiungere valore in termini di controllo di qualità e prioritizzazione”.

I fornitori di accesso potrebbero in questo modo offrire a ogni utente sia l’ampiezza di banda che gli è necessaria, sia prestazioni personalizzate, con un “sovrapprezzo per i servizi chiave e sconti per i servizi qualitativamente meno strategici o usati fuori dagli orari di punta”.

 

Un simile approccio potrebbe favorire da un lato una distribuzione più equa dei guadagni fra service provider e content provider, e dall’altro una maggiore soddisfazione del cliente finale.  

 

Tra i servizi internet che prevarranno nel prossimo futuro, sempre più spazio avrà l’entertainment , in particolare l’IPTV e il gaming, ma anche lo shopping online.

Quali che siano le esigenze e i gusti del cliente, è comunque essenziale garantire reti veloci, affidabili e sicure: “un’infrastruttura di rete ad alte prestazioni che garantisca la qualità appropriata in base al servizio senza compromessi” è di sicuro un’ottima base per “mantenere la fiducia dei clienti e migliorare la redditività andando oltre la connettività di base”.