Responsabilità degli ISP: breve guida ai (possibili) prossimi scenari

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L’articolo che segue, a firma di Giovanni Maria Riccio, è tratto da la-rete.net (www.la-rete.net), il nuovo sito che intende sostenere il dibattito sulla società dell’informazione in Italia.

 

 

La Commissione europea è al lavoro per la revisione della direttiva sul commercio elettronico. Un aspetto che preoccupa non poco gli operatori del settore è l’eventuale modifica della disciplina riguardante gli intermediari on-line.
Non è infatti ancora chiaro se il testo originario subirà emendamenti (sebbene i bene informati tendono a smentirlo): è indubbio, però, che numerosi siano ancora i nervi scoperti.

 

Notice and take-down

 

In primo luogo, la Commissione sarà chiamata a pronunciarsi sulle procedure di rimozione dei materiali illeciti (notice and take-down), non regolamentate dalla direttiva. Alcuni Stati hanno provveduto da soli, dotandosi di una legislazione ad hoc (ad esempio, la Finlandia, che ha ripreso le previsioni legislative del Digital Millennium Copyright Act americano); in altri casi, sono stati raggiunti degli accordi tra provider e titolari dei diritti di proprietà intellettuale. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, non si è riusciti ad arrivare ad un punto di incontro: paradigmatica, in tal senso, è l’esperienza italiana, dove il famigerato “patto di Sanremo”, che doveva mettere d’accordo provider e titolari dei diritti, si è arenato proprio sul notice and take-down…(continua)