Accessi Wi-Fi: botta e risposta tra Assoprovider e Roma Wireless

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A seguito della pubblicazione del nostro articolo Accesso Wi-Fi: approvata la normativa per l’identificazione degli abbonati, abbiamo ricevuto alcune mail da Assoprovider e da Roma Wireless.

Pubblichiamo di seguito le mail di Erica Paggini dell’Ufficio Stampa di Assoprovider, cui è seguita quella di Matteo Fici, presidente della medesima associazione, infine la mail di Gianni Celata, presidente di Roma Wireless.

  

  

Egregio direttore,

Avendo letto l’articolo “Accesso Wi-Fi: approvata la normativa per l’identificazione degli abbonati“, ho pensato potesse essere di suo interesse il Comunicato Stampa dell’Associazione, pubblicato in data 3 dicembre 2007, proprio sul tema dell’autenticazione con Sms e carta di credito. 

 

Questo il Comunicato stampa:
 

Autenticare con SMS? Ora si puo’, grazie ad Assoprovider 

Assoprovider è lieta di comunicare che il Ministero dell’Interno ha dato parere ufficiale alla procedura di autenticazione tramite sms o carta di credito dell’utente che si connette alle reti di comunicazione elettronica attraverso la tecnologia wireless. 

Il Ministero dell’Interno, pur con le dovute precisazioni, ha ritenuto che queste soluzioni siano un più che accettabile compromesso fra le esigenze di sicurezza e controllo di cui è espressione il Decreto Pisanu, e quelle di snellimento della procedura di autenticazione per ridare slancio al mercato Hot Spot.

Il suddetto decreto avrebbe preveduto infatti per i gestori l’onere di procedere all’identificazione dell’utente del servizio prima di consentirgli l’accesso, chiedendo un documento di identità, trascrivendo su un registro o su un pc i dati anagrafici, indicando il tipo ed il numero di documento, nonché procedendo a fotocopiare il medesimo (art. 1, lett. b, D.M. 16.08.06).

Il rispetto di tale norma si sarebbe tradotto in costi ingenti per l’operatore (predisporre punti di accesso e registrazione presidiati) ed in complicazioni per l’utente finale (recarsi fisicamente nei punti predisposti ed attese per la registrazione) che hanno reso inutile ed antieconomica la predisposizione di un Hot Spot, ad eccezione di rari casi particolarmente strategici (aeroporti, etc.), anche se alcuni operatori e consorzi già eludevano l’obbligo della fotocopia attuando le citate modalità di identificazione alternative.

Oggi, grazie ad Assoprovider, è finalmente chiaro per tutti quali procedure di autenticazione sono lecite: il mercato degli Hot Spot si riapre quindi a tutti i player, nel pieno rispetto della legalità“.

Erica Paggini

Ufficio Stampa Assoprovider

  

  

Egregio direttore,

Mi pare che il nostro comunicato stampa fosse a suo tempo stato inviato a key4biz, o sbaglio?

L’unica differenza forse è che il nostro doc è firmato dal Ministero delle Comunicazioni, mentre mi pare di avere letto (ma posso sbagliarmi) che la risposta alla istanza successiva alla nostra, a Roma Wireless l’abbia data il Ministero dell’Interno.

Cordiali saluti

Matteo Fici

Presidente Assoprovider

  

  

Egregio direttore,

La normativa sul Wi-Fi approvata dal Ministero delle Comunicazioni era attesa da tempo e si deve solo ringraziare Ministro e Ministero di averla approvata in così breve tempo da quando ha incominciato ad affrontare il problema posto a suo tempo dal decreto Pisanu.

Ciò detto, l’unico neo della normativa, ma è assolutamente veniale e quindi va bene pure così, è l’appesantimento burocratico, operativo e in termini di costo che è stato dato, indicando l’invio di un sms.

Pensavo fosse stata una deriva burocratica del Ministero e invece scopro che è stato un suggerimento di Assoprovider.

Mi dispiace davvero e non me lo aspettavo da un’Associazione sempre pronta, e giustamente, a reclamare snellezze e velocità e nelle cui posizioni mi ritrovo sempre quasi al 100%.

Difatti, l’invio dell’sms, che comunque ripeto va bene lo stesso, è un pleonasmo. Per garantire la tracciabilità bastava, come fa Roma Wireless, digitare, da parte dell’utente, il numero di telefono dell’operatore Wi-Fi e ricevere, automaticamente, senza bisogno di sms e senza costi per l’utente e per l’operatore Wi-Fi la password.

Dispiace che Assoprovider, associazione che stimo e che svolge una politica estremamente meritoria e utile al settore, in questo caso, ma solo in questo caso, abbia suggerito un appesantimento di procedure.

Quindi, suggerisco a K4biz di cambiare l’intestazione del pezzo: è tutto merito di Assoprovider.

Roma Wireless infatti aveva proposto una soluzione più semplice, senza costi…….ma questo l’ho già detto e, già operativa, quindi verificabile.

A proposto, e quando con un altro decreto Pisanu ci suggeriranno di conservare in formato analogico gli sms per 5 anni?

Tutto ciò detto, mantengo tutta la mia simpatia e vicinanza ad Assoprovider.

Ma questa volta ha sbagliato.

Gianni Celata

Presidente Roma Wireless

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