Windows Mobile 6 contro Android: si accende la battaglia tra Microsoft e Google nel settore internet mobile

di Alessandra Talarico |

Steve Ballmer (Microsoft), ‘Google non è davanti a noi’, ma nella ricerca e nella pubblicità ‘Microsoft deve ancora lavorare’.

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Da Tokio, dove sta promuovendo i nuovi servizi Windows Live, il Ceo di Microsoft, Steve Ballmer, ha espresso il suo giudizio sul recente lancio di Android, la piattaforma software lanciata da Google per i servizi di telefonia mobile.

 

Escludendo i servizi di ricerca e di pubblicità online, ha precisato Ballmer, “Google non è davanti a noi”.

 

Prima di poter giudicare con cognizione di causa la mossa di Google, ha aggiunto Ballmer, bisognerebbe aspettare l’arrivo di qualcosa di più concreto di semplici dichiarazioni trionfalistiche.

“Al momento, non hanno lanciato che un comunicato stampa – avrebbe detto il Ceo alla stampa prima di dare il ‘benvenuto’ al prodotto del rivale – mentre noi abbiamo diversi milioni di clienti, un buon software e un ampio parco di dispositivi compatibili”.

 

Windows Mobile 6 ha ricevuto una buona accoglienza e grazie all’ecosistema costruito intorno da Microsoft, può contare sulla collaborazione di 160 operatori telefonici e 48 produttori di dispositivi.

Secondo i dati Canalys il sistema operativo Microsoft per dispositivi mobili negli ultimi 12 mesi ha registrato una crescita del 125%, con una market share del 14%.

 

Windows Mobile 6 permette di effettuare col telefonino le stesse operazioni del Pc, dal controllo e la gestione della posta elettronica all’utilizzo del pacchetto Office.

 

Il gruppo di Redmond ha appena lanciato la prima campagna promozionale con l’obiettivo di far conoscere ai consumatori i dispositivi, i partner e gli operatori che contribuiscono al successo del sistema.

 

Se però Microsoft non ha niente da invidiare a Google nel campo dei sistemi operativi mobili, la musica cambia quando si parla di servizi di ricerca e advertising, ed è lo stesso Ballmer ad ammetterlo, senza giri di parole.

In questi due settori Google è “l’azienda leader”, ha detto Ballmer, mentre Microsoft è “un allievo” che deve lavorare ancora molto.

 

Per colmare questo gap, la soluzione sta nell’acquisizione di piccole società che permetteranno a Microsoft di accumulare know how e tecnologie atte a fronteggiare la supremazia della società di Mountain View. Sono previsti in questo senso forti investimenti, nell’ordine di almeno 50 milioni di dollari per ogni società acquisita.

 

Negli ultimi tempi, il gruppo di Bill Gates ha già messo a segno qualche colpo significativo, acquisendo ad esempio la società francese ScreenTonic, specializzata nella pubblicità per i dispositivi mobili e Aquantive, uno dei più noti provider statunitensi di piattaforme di advertising digitale.

Le acquisizioni, nuove e vecchie, andranno a combinarsi con la capacità di Microsoft Digital Advertising Solution – la concessionaria pubblicitaria di Microsoft che riunisce l’ampia gamma di prodotti e servizi di advertising Microsoft a livello globale – e si inseriscono nell’ambito della collaborazione che il gruppo americano ha già avviato con gruppi industriali come la Mobile Marketing Association e l’Interactive Advertising Bureau, nel tentativo di aiutare i pubblicitari a connettersi con il pubblico a casa, a lavoro e in mobilità attraverso dispositivi multipli quali Pc, console giuochi, sistemi di videogiochi e telefonini.

 

In base alle ultime stime IAB, il comparto digitale acquisirà nel 2008 una quota intorno all’8% sul totale degli investimenti pubblicitari, contro il 6,3% alla fine di quest’anno e il 4,6% di fine 2006. Sarà quindi in linea con un prospettico 10% nel 2010.

Il settore che crede di più nella pubblicità digitale è indubbiamente quello delle “telecomunicazioni”, che assorbe il 15% del totale degli investimenti. Seguono il settore della “finanza” (14%), dei “servizi business” (11%) e dell’ “automotive” (10%). L’ “information technology”, invece, non va oltre il 6%.

 

La battaglia si annuncia dunque avvincente, con i due colossi del web pronti a far valere la supremazia nei rispettivi settori in nome di una mobile experience sempre più completa e intonata alle esigenze dei consumatori e non solo del business.