Banda larga: cresce la penetrazione nei Paesi Ocse. Italia penalizzata dalla totale assenza di tecnologie alternative al DSL

di Alessandra Talarico |

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Banda Larga

Il numero di utenti broadband nei Paesi Ocse è aumentato nel corso dell’ultimo anno del 24% raggiungendo a giungo 2007 quota 221 milioni rispetto ai 178 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Con 15,8 connessioni a banda larga ogni 100 abitanti – su una media Ocse del 18,8% – l’Italia si colloca al ventunesimo posto della classifica, che vede ai primi posti in termini di penetrazione la Danimarca (34,3 connessioni ogni 100 abitanti), i Paesi Bassi (33,5), la Svizzera (30,7), la Corea (29,9) la Norvegia (29,8), l’Islanda (29,8), la Finlandia (28,8) e la Svezia (28,6).

L’Italia paga lo scotto della mancanza di infrastrutture alternative al DSL: nel nostro Paese non esistono connessioni via cavo – che rappresentano invece il 12,7% del totale nei Paesi Bassi, il 9,7% in Danimarca, l’11,3% negli Stati Uniti – mentre la penetrazione della fibra ottica è ferma allo 0,4%, contro il 4,7% della Svezia, il 9,2% della Corea e il 7,6% del Giappone.

In totale, le connessioni DSL nei Paesi Ocse sono 136,2 milioni, quelle via cavo 62,3 milioni, quelle in fibra+LAN 16,6 milioni.

Le tecnologie Fibre-to-the-home (FTTH) e Fibre-to-the-building (FTTB) sono quelle che stanno crescendo di più e rappresentano attualmente l’8% del totale, in aumento del 7% rispetto allo scorso anno. Le connessioni in fibra rappresentano il 36% del totale in Giappone e il 31% in Corea.

In termini di utenti totali, al primo posto troviamo gli Stati Uniti con 66,2 milioni di utenti, pari al 30% di tutte le linee in ambito Ocse, seguiti da Giappone (27,1 milioni), Germania (17,4 milioni), Corea (14,4 milioni), Regno Unito (14,3 milioni) Francia (14,2 milioni) e Italia (9,3 milioni).

La penetrazione è aumentata nel nostro Paese del 2,73%, su una media Ocse del 3,75%.

La crescita più forte in termini di nuovi utenti è invece quella registrata in Irlanda, Germania, Svezia, Australia, Norvegia, Danimarca e Lussemburgo, Paesi che nel corso dell’ultimo anno hanno aggiunto più di 5 connessioni ogni 100 abitanti.

Per quanto riguarda infine i costi mensili di un abbonamento a banda larga, la media Ocse è di 49 dollari. L’Italia si colloca al 19° posto con un prezzo medio mensile di 41 dollari, contro i 31 dollari della Finlandia (il più economico) e gli 88,9 dollari della Repubblica Ceca (il più costoso).

Le velocità di download maggiori – per le tecnologie DSL – sono quelle registrate in Giappone (93 Mbit/s), Francia (44 Mbit/s), Corea (43 Mbit/s) e Svezia (21 Mbit/s). in Italia la media è di 13 Mbit/s.