Convergenza: nessun futuro da telefonino per il lettore Zune Microsoft. La società lavora a una piattaforma per il download mobile

di Alessandra Talarico |

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Microsoft Zune

Mentre cresce l’attesa per il telefonino targato Google e sta per sbarcare in Europa l’iPhone di Apple, Microsoft ha fatto sapere che con il suo lettore musicale Zune non seguirà la strada intrapresa dai rivali.

  

“Non lanceremo mai un lettore con funzioni di telefonino”, ha spiegato Pieter Knock, responsabile della divisione mobile di Microsoft al quotidiano francese Les Echos.

  

Microsoft sarebbe infatti al lavoro su un progetto di più ampio respiro, che prevede la realizzazione di una piattaforma per il download di musica sui terminali mobili motorizzati Windows Mobile, che verrà poi roposta a tutti im partner del gruppo.

  

A fine giungo, Microsoft aveva venduto 11,5 milioni di smartphone dotati del sistema operativo Windows Mobile.

La società conta fra i suoi maggiori clienti la taiwanese HTC, HP, e le coreane Samsung e LG.

  

Secondo gli analisti sarà comunque un compito arduo per Microsoft convincere gli operatori a scegliere la piattaforma Zune Marketplace al posto dei sistemi proprietari che molti di loro hanno sviluppato per trarre il massimo vantaggio dall’evoluzione del mercato.

Nokia, ad esempio, ha realizzato il servizio OVI, Apple ha il suo celebre iTunes Music store.

  

Si tratta però solo di una questione di tempo, un po’ come è successo per la versione mobile del servizio di instant messaging MSN Messenger.    

“All’inizio – ha spiegato Knock – nessun operatore voleva sentirne parlare, oggi diverse società hanno deciso di integrarlo sui dispositivi mobili. La stessa cosa succederà con la nostra soluzione musicale, dal momento che i margini nel settore sono minimi”.

  

Microsoft spera di installare il suo sistema operativo mobile su almeno 20 milioni di telefonini da qui alla fine del prossimo anno.

Per quella data, Apple conta di vendere almeno 10 milioni di iPhone.

  

“I nostri obiettivi si basano su dati reali, mentre quelle di Apple non sono che aspirazioni”, conclude sardonico Knock, sottolineando che dopo tre mesi dal lancio, le vendite dell’iPhone negli Usa sono crollate.