Reuters-Thomson: le due società pronte a collaborare con la Ue nell’inchiesta antitrust

di Raffaella Natale |

Unione Europea


Reuters

La Commissione europea ha aperto lunedì un’inchiesta approfondita sull’acquisizione della britannica Reuters da parte della società canadese di informazioni finanziarie Thomson.

Nella nota Ue, si legge che “L’indagine iniziale rileva che la fusione solleverebbe dei seri dubbi riguardo agli effetti negativi sulla concorrenza in diversi mercati del settore dell’informazione finanziaria”.

L’apertura del dossier, ha spiegato ancora la Ue, non pregiudica il risultato finale ed è parte della procedura che riguarda la maggior parte delle fusioni.

L’operazione, costata a Thomson 8,9 miliardi di sterline (circa 12,9 miliardi di euro), consentirà risparmi dei costi annuali legati a sinergie per oltre 500 milioni di dollari e darà il via al leader mondiale del settore dell’informazione finanziaria davanti all’americano Bloomberg.

Reuters e Thomson hanno dato massima disponibilità alla Ue, sostenendo che collaboreranno pienamente all’inchiesta in modo che in breve tempo possano essere chiarite le questioni sollevate. Aggiungendo che “…le condizioni concorrenziali del settore sono complesse ed evolutive”.

Le due società attendono intanto l’OK dal Dipartimento di Giustizia americano che darà il proprio parere entro il 15 gennaio 2008.

L’acquisto è stato possibile grazie al sostegno della Reuters Founders Share Company, guardiano dell’indipendenza editoriale del gruppo e in grado di bloccarne l’acquisto grazie a una golden share che gli garantisce il 30% dei diritti di voto in assemblea. La nuova unità sarà quotata alle Borse di Toronto e Londra, guidata dal CEO di Reuters, Tom Glocer, mentre il presidente di Thomson, Richard Harrington, andrà in pensione. Il neonato gruppo avrà in mano il 34% dell’informazione finanziaria mondiale contro il 33% controllato da Bloomberg.

E proprio Glocer ha commentato: “Le nostre discussioni con le due Autorità di controllo sono state costruttive e si sono sviluppate conformemente alle nostre attese”.

Il CEO ha espresso ottimismo sui tempi della transazione che, a suo dire, dovrebbe essere realizzata nel primo trimestre del 2008.

La Commissione ha 90 giorni per prendere una decisione definitiva e può esigere dei remedies dalle aziende, come cessioni di asset, per dare il proprio lascia passare.

“…Thomson e Reuters sono leader nella fornitura di informazioni finanziarie”, ha detto il CEO.

Thomson è attivo sul mercato giuridico, fiscale, contabile e di ricerca scientifica, mentre Reuters è soprattutto conosciuta come una delle più grandi agenzie di stampa internazionale. Forniscono ai loro clienti capacità e conoscenze per operazioni di Borsa.

Il progetto d’acquisizione delle attività di Reuters è stato notificato alla Ue lo scorso 3 settembre.

“…L’inchiesta iniziale – ha precisato la Commissione Ueha sollevato dubbi in materia di concorrenza, in particolare per quanto riguarda la fornitura di dati finanziari, fonti, accesso ai database di informazioni e alle analisi in tempo reale e dopo la chiusura dei mercati e la fornitura dei servizi di notizie”.

Per Bruxelles, “…ci potrebbero essere problemi di concorrenza con gli altri fornitori di servizi simili, come anche con gli istituti finanziari e i consumatori finali di questi prodotti”.

La transazione prevede che Thomson paghi 352,5 pence per ogni azione Reuters, più 0,16 pence di una nuova azione del nuovo gruppo per ogni azione Reuters attualmente detenuta, il che valorizza il gruppo britannico a 8,7 miliardi di sterline sulla base dei prezzi delle azioni Thomson della vigilia e del tasso di cambio tra il dollaro canadese e la sterlina. Le due società hanno anche sottolineato che l’integrazione è legata a “…un’iniziativa e a una logica naturali che creeranno un leader mondiale dei servizi dell’informazione elettronica, dei sistemi di trading e delle notizie”. Woodbridge, la holding della famiglia Thomson che attualmente ha in mano il 70% di Thomson, deterrà il 53% del nuovo gruppo e Reuters circa il 24%. Thomson conta circa 32mila addetti al mondo e un fatturato che nel 2006 era pari a 6,6 miliardi di dollari Usa. La formalizzazione della fusione è naturalmente legata agli attesi pareri delle competenti Autorità antitrust europee e americane.

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