BT Group: nell’ultimo anno utile in crescita dell’85%. Annunciato buyback da 2,5 mld di sterline

di Alessandra Talarico |

Europa


BT Group

L’incumbent britannico BT Group ha chiuso l’anno fiscale 2006-2007 con un utile netto in crescita dell’85% a 2,85 miliardi di sterline (circa 4,16 miliardi di euro) e un fatturato in crescita del 3,6% a 20,23 miliardi di sterline. L’utile per azione si è attestato a 22,7 pence, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente.

Il margine operativo lordo è di 5,78 miliardi rispetto ai 5,65 dell’anno fiscale 2005-2006 e il gruppo ha annunciato un piano di buyback da 2,5 miliardi sterline per i prossimi 2 anni e una spesa di 450 milioni per la ristrutturazione.

 

Per quanto riguarda l’ultimo trimestre, i ricavi sono cresciuti del 3% a 5,29 miliardi, con il fatturato dei servizi a banda larga e delle reti aziendali IT in aumento del 14%. L’utile è cresciuto del 16% a 454 milioni di sterline, mentre l’Ebitda del quarto trimestre si è attestato a 1,54 miliardi di sterline.

 

Oltre ai buoni risultati ottenuti dal Gruppo, da segnalare le performance di BT Global Service, la divisione a cui fanno riferimento le attività di BT Italia, che si conferma ancora una volta leader nella digital networked economy, e ha visto crescere il proprio Ebitda per il 20° trimestre consecutivo.

Nel quarto trimestre, i ricavi al di fuori del regno Unito sono cresciuti del 17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con la sottoscrizione – nel corso dell’intero anno – di contratti relativi a diverse soluzioni e servizi, per un valore di 9,3 miliardi di sterline.

 

Il gruppo distribuirà dividendi di 15,1 pence per azione, in crescita del 27% rispetto allo scorso anno.

 

La crescita ha riguardato sia l’Europa sia le aree emergenti quali l’America Latina, il Centro e l’Est Europa e il Medio Oriente e l’Africa.

Nel quarto trimestre, l’Europa è cresciuta del 15% (10% nell’intero anno fiscale), l’area asiatica è cresciuta del 20% (+15% nell’intero anno), il nord America è cresciuto più del 30% nel quarto trimestre e del 20% nell’intero anno fiscale.

 

Durante l’ultimo trimestre, l’incumbent ha continuato la trasformazione della propria rete in un network all-IP – 21st Century Network (21CN) – e ha annunciato di poter offrire a molti clienti nazionali i servizi a banda larga di nuova generazione dalla primavera del 2008.

 

Per il Ceo Ben Verwaayen, “l’anno si è concluso con performance globali eccezionali”.

“I dati – ha aggiunto – mostrano una società in gran forma: profitti, Ebitda, utile per azione e free cash flow stanno tutti crescendo e il business ‘new wave’ (servizi networked IT, convergenza fisso mobile e accesso broadband, ndr) genera ormai il 40% dei ricavi totali”.