Deutsche Telekom: continua la fuga di clienti. 600mila quelli passati alla concorrenza nel 1° trimestre

di Alessandra Talarico |

Trattative esclusive con Neuf Cegetel per la cessione della divisione internet francese Club Internet.

Germania


Renè Obermann

Una vera e propria emorragia di clienti sta interessando Deutsche Telekom.

Sarebbero infatti più di 600 mila gli utenti che nel corso dei primi tre mesi del 2007 hanno abbandonato la divisione di linea fissa dell’ex monopolista tedesco, T-Com, per  passare a un altro operatore.

 

Un trend che con ogni probabilità continuerà per il resto del 2007 e che potrebbe costare alla società la perdita di oltre 2 milioni di clienti a vantaggio degli operatori concorrenti, proprio come è successo nel 2006. I danni però, sarebbero contenuti grazie alla crescita delle connessioni a banda larga domestica anche se lo stesso la società dovrà sicuramente procedere a un programma di risanamento che ne garantisca la competitività.

 

Un brutto momento per la società tedesca, alle prese anche con le agitazioni sindacali causate dalla prospettiva di scorporo e trasferimento di circa 50 mila dipendenti della divisione fissa e di quella mobile (T-Mobile) in nuove società di servizi esterne – battezzate T-Service – con l’obiettivo di abbassare i costi e migliorare il servizio alla clientela.

Per risanare la propria situazione finanziaria, il gruppo ha anche proposto una riduzione dei salari del 12% per 30 mesi, in cambio di una garanzia d’impiego fino al 2010 e della creazione di nuovi posti di lavoro, nonché un prolungamento delle ore lavorative settimanali da 34 a 38.

 

Con questo programma, il Ceo René Obermann conta di risparmiare tra 600 e 900 milioni di euro all’anno fino al 2010 e di migliorare i servizi.

 

Ma i sindacati non ci stanno e si rifiutano di vedere i dipendenti pagare per gli errori e gli sprechi del management e hanno proposto, invece di un piano di risparmio, un aumento degli investimenti.

 

Come tutta risposta, Karl-Gerhard Eick, direttore finanziario della società incaricato di gestire le negoziazioni, ha minacciato di mettere in vendita parte delle attività del gruppo.

 

Proprio sul fronte delle vendite, sarà finalizzata entro giugno quella della divisione internet francese di DT, Club Internet, all’operatore mobile Neuf Cegetel, secondo maggiore operatore di linea fissa transalpino. Il prezzo della transazione non è ancora stato ufficializzato, ma si parla di una cifra compresa tra i 430 e i 460 milioni di euro.

 

Grazie ai 570 mila clienti Adsl di Club Internet, Neuf Cegetel ambisce a diventare il secondo player francese della banda larga: il gruppo attualmente conta 2,17 milioni di utenti, contro i 2,27 di Free e i 5,92 milioni dell’ex monopolista France Telecom.

 

Le trattative esclusive tra Deutsche Telekom e Neuf Cegetel seguono di sei mesi l’acquisto, da parte di quest’ultimo, di AOL France, divisione francese di Time Warner, per 288 milioni di euro.

 

Club Internet venne fondata dall’editore francese Lagardere nel 1995 e venduta a Deutche Telekom nel febbraio del 2000 in cambio di azioni T-Online International per  un valore di 1,4 miliardi di euro.

 

Deutsche Telekom ha chiuso il 2006 con un utile netto in calo a 3,9 miliardi di euro dai 4,7 miliardi del 2005 e un Ebitda in flessione a 19,4 miliardi di euro da 20,7 su ricavi a 61,3 miliardi (+2,9%).

 

Alla presentazione dei risultati, René Oberman ha spiegato che il gruppo intende concentrarsi, nei prossimi anni, sul settore delle comunicazioni mobili e della rete fissa, in particolare sulle offerte a banda larga, sullo sviluppo di applicazioni internet 2.0.

 

A livello internazionale Deutsche Telekom intende focalizzarsi sugli Stati Uniti – dove conta di conquistare almeno 5 milioni di nuovi utenti entro il prossimo anno – e cedere le business unit non strategiche, tra cui T-Systems Media & Broadcast (service provider per l’industria media) DeTeImmobilien, Club Internet e Ya.com (Internet companies francesi e spagnole),  le torri radio in Germania e Stati Uniti e le rimanenti azioni nella società immobiliare Sireo.

 

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