Fastweb approva bilancio 2006. Attesa per la relazione degli advisor sull’Opa di Swisscom  

di Raffaella Natale |

Italia


Stefano Parisi

Tornano gli acquisti su Fastweb (+0,67%) nel giorno dell’assemblea, alla quale era presente solo il 18,7% del capitale sociale. Una percentuale che non rende possibile l’attuazione della parte straordinaria dell’ordine del giorno relativa ad alcune modifiche dello statuto per il recepimento delle nuove normative sulla tutela del risparmio. La parte straordinaria in seconda convocazione prevedrebbe infatti un quorum del 30% dei presenti non raggiunto questa mattina.

Tra i soci con partecipazioni rilevanti nel capitale Fastweb solo la Sms Finance (18,71%) di Silvio Scaglia, assenti invece i fondi Fmr Corp. (4,68%), Unicredit (4,73%) e Black Rock Inv. (2,143%). In particolare è assente 47 euro per azione per un ammontare complessivo di 3,7 miliardi di euro, di cui il Cda discuterà lunedì prossimo per valutare le opinioni elaborate da Credit e da Deutsche Bank.

Stamani l’assemblea ordinaria della società di Silvio Scaglia ha approvato a maggioranza sia il bilancio 2006 che la distribuzione di un dividendo straordinario di 3,77 euro per azione a valere dalle riserve. Pochi o nulli i commenti da parte dei vertici Fastweb sulla operazione di offerta pubblica. Alle domande degli azionisti in assemblea il presidente Scaglia si è limitato a dire che il Cda avrebbe valutato l’offerta dell’operatore svizzero “a breve“, mentre l’amministratore delegato Stefano Parisi ha commentato le probabili lunghezze del procedimento.

 

E’ difficilissimo dare una risposta”, ha detto Scaglia all’azionista che gli chiedeva la sua opinione sul successo dell’Opa. “…Sono fatti di mercato e dipendono dal giudizio di altri azionisti e dall’evoluzione di vicende che potrebbero essere anche lunghe”.

Parisi ha informato che è stato già comunicato al mercato che da un primo esame “…l’offerta ci sembra amichevole con una logica industriale. Gli svizzeri hanno consegnato il prospetto alla Consob due giorni fa, e questa ha tempo 15 giorni per esaminarlo; noi faremo le nostre valutazioni la prossima settimana”.

A margine dell’assemblea Parisi non è voluto scendere nei particolari, limitandosi a confermare quanto già comunicato da Swisscom, secondo cui in Fastweb ci sarà una continuità gestionale con la conferma del management e la permanenza in Consiglio dello stesso Scaglia.

Riguardo all’indagine della magistratura su Scaglia e Rossetti, Parisi ha affermato: “…L’indagine nasce da una azienda con cui abbiamo avuto rapporti in passato, svolgendo un’attività che ha avuto un impatto limitato sul nostro margine operativo, solo l’1%. L’azienda è tranquilla, c’è stato un colloquio con i magistrati in cui abbiamo chiarito la nostra posizione. Non c’è nessuna preoccupazione, né per i risvolti fiscali né per quelli penali”.

 

L’operatore svizzero ha comunque confermato in più documenti ufficiali l’intenzione di dare a Fastweb una “continuità gestionale” lasciando quindi nel loro ruolo tutti gli esecutivi. Quanto alla ipotesi di delisting del titolo, questo potrebbe verificarsi, ha spiegato Parisi, se Swisscom in seguito all’Opa raggiungesse un controllo quasi assoluto del capitale. Ma Swisscom considera valida l’Opa a partire dal 50% del capitale più un’azione, eventualità quest’ultima che porterebbe a escludere il delisting.

 

Nel corso dell’assemblea, non è mancato qualche malumore sull’offerta degli svizzeri, ritenuta da qualcuno poco generosa. In particolare uno dei soci ha sottolineato come attraverso la distribuzione del dividendo straordinario, l’offerta di Swisscom per le azioni scenderebbe sotto i 44 euro. A queste perplessità Parisi ha risposto ricordando che “…la data di stacco del dividendo è la stessa dell’anno precedente” e che la proposta di distribuire il dividendo straordinario è stata presa da un Cda “…precedente alla comunicazione dell’Opa Swisscom”. In ogni caso, ha aggiunto, l’esclusione del dividendo straordinario dalle azioni comporterebbe una rivisitazione al ribasso del prezzo dell’Opa di un eguale importo.

 

L’esercizio si è chiuso con ricavi consolidati pari a 1.260 milioni (+30% rispetto al 2005), un Ebitda consolidato di 424,6 milioni pari al 34% dei ricavi e in crescita del 39% rispetto all’esercizio precedente.

Al termine dell’esercizio 2006 il risultato netto consolidato era negativo per 123,6 milioni.

 

Qualche giorno fa, Swisscom ha spiegato le ragioni strategiche dell’Opa amichevole su Fastweb, chiarendo perché ha puntato a gruppo di Scaglia e al mercato italiano.

Al circolo della stampa, affiancato da Giulio Gallazzi (advisor di Sri goup), Carsten Schloeter, amministratore delegato della società tlc elvetica, ha approfondito diversi aspetti legati al mercato broadband italiano, sottolineando “i vantaggi” di questa offerta.

“…Fastweb rimarrà italiana – ha assicurato l’Ad – e non sarà trasferita in Svizzera alcuna attività del gruppo. Anche il marchio resterà intatto, perché Fastweb è un’opera d’arte dell’imprenditoria italiana e ha un buon posizionamento, quindi, lo manterremo”.

Secondo Schloeter, “Fastweb detiene un vantaggio di 3-5 anni nelle settore delle nuove tecnologie. Swisscom – ha detto – vuole beneficiare di questo know how nella realizzazione di una rete a banda larga interamente basata su Ip, come pure nell’ampliamento e nella commercializzazione di reti in fibre ottiche, nonché nello sviluppo e nel marketing di servizi multimediali basati sempre su banda larga”.

Così, nel caso l’Opa dovesse andare a buon fine, Swisscom svilupperà il proprio network sfruttando le competenze tecnologiche e industriali acquisite da Fastweb e fornirà all’operatore italiano la possibilità di diventare un virtual mobile operator e contestualmente entrerà nel promettente mondo delle tlc italiane.

 

Ma il contributo di Fastweb alla crescita di Swisscom non si limiterà all’infrastruttura e alla tecnologia. Il gruppo di Silvio Scaglia, infatti, potrà affiancare la società anche nello sviluppo e nella commercializzazione delle applicazioni multimediali basate sulla banda larga, come ad esempio l’IPTV. Un servizio che Fastweb propone ai propri clienti sin dal 2001.

 

Commentando i conti di Fastweb, l’Ad di Swisscom si è detto fiducioso che il gruppo “…sarà cash positive nel 2007 pur continuando ad investire tutto il necessario”.  

“…Il mercato italiano – ha sottolineato l’Ad – offre opportunità molto interessanti: solo il 30% dei collegamenti è a banda larga mentre in Svizzera la quota è del 60%. Quindi – ha detto Schloeter – il tasso di crescita annuale a due cifre in uno dei mercati europei più importanti offre opportunità molto promettenti”.

 

Intanto, l’intenzione di Swisscom è quella di mantenere quotato il titolo Fastweb, anche se la scelta finale sarà condizionata dall’esito dell’Opa. Se le adesioni supereranno il 90% infatti scatta l’obbligo di delisting, in caso contrario “…saremo ben felici di lasciare Fastweb quotata“, ha detto ancora l’Ad che ha poi dichiarato che intende anche avvalersi, se disponibile, del management del gruppo italiano considerato particolarmente “competente“. E secondo quanto riferito da Schloter il fondatore di Fastweb Silvio Scaglia avrebbe dato la propria disponibilità a restare nel Cda del gruppo italiano senza però alcuna carica operativa. “Sarò io il presidente“, ha dichiarato Schloter.

 

Secondo Swisscom a livello finanziario l’acquisizione di Fastweb dovrebbe tradursi per il gruppo in un sensibile aumento del cash flow e in una crescita di circa il 20% del fatturato e dell’Ebitda rispetto ai valori dello scorso anno. Nel 2006 Swisscom ha ottenuto un utile netto di 1,905 milioni di franchi svizzeri, un fatturato di 9,653 milioni e un Ebitda di 3,774 milioni.

 

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