La tecnologia a servizio della ‘verità’: Premio Sony ai cameraman freelance

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Naomi Climer (Sony Europe): 'Dai momenti di confronto della commissione e dalla qualità dei filmati selezionati emerge il ruolo decisivo della telecamera nello svelare vicende reali, ma nascoste'.  

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Il Rory Peck Trust ha annunciato i tre filmati finalisti del concorso Sony International Impact Award. Il riconoscimento, che fa parte dei Rory Peck Awards, premia i cameraman freelance che con il loro lavoro contribuiscono a portare alla luce vicende di forte impatto, spesso sconosciute, che mostrano verità scomode o provengono da zone inaccessibili del mondo. La commissione giudicante, presieduta quest’anno da Maria von Welser, Direttore del Germany’s NDR Landesfunkhaus Hamburg, ha selezionato Stephen Dupont (Australia), Ali Fadhil (Iraq) e Raphael Njoroge (Kenia) per la loro eccezionale abilità giornalistica, onestà e intraprendenza. Il vincitore sarà annunciato nel corso della cerimonia di premiazione dei Rory Peck Awards, che si terrà il 9 novembre 2006 al National Film Theatre di Londra.

 

“Siamo rimasti decisamente impressionati, non solo per il numero elevato delle candidature, ma anche per la varietà di provenienza dei partecipanti che hanno inviato i filmati”, ha dichiarato Tina Carr, Direttore del Rory Peck Trust. “Quest’anno abbiamo ricevuto per la prima volta candidature provenienti dal Nepal e dal Kenya. I giudici sono rimasti particolarmente colpiti dalla coraggiosa storia raccontata dal keniano Raphael sulla corruzione dei militari nel suo paese. Raphael è solo uno dei tanti freelance autodidatta che rischiano la vita in zone pericolose del mondo. Il Rory Peck Trust si impegna a sostenerli affinché possano continuare a raccontare la verità dei fatti in modo indipendente”.

 

I tre finalisti sono (in ordine alfabetico):

 

Ali Fadhil: Iraq’s Missing Billions

L’indagine sconvolgente di Ali sul processo di ricostruzione dell’Iraq rivela il totale fallimento e lo spreco di miliardi di dollari del fondo iracheno gestito dalla coalizione statunitense. Il reporter iracheno prende spunto dalla sua esperienza di medico durante la guerra del 2003 e cattura le immagini toccanti riprese negli ospedali che avrebbero dovuto ricevere finanziamenti di milioni di dollari, ma che ancora hanno sale operatorie inondate dalle acque di scarico e risentono della totale mancanza di medicinali e attrezzature di base.

 

“Il modo in cui Ali utilizza la sua telecamera per catturare immagini crude e scioccanti è davvero impressionante” ha sottolineato uno dei giudici, Chris Hampson di NBC News di Londra. “Le sue riprese raccontano questa storia sconvolgente ed estremamente vera con assoluta onestà e sensibilità, mostrando intelligenza e dando prova di vero giornalismo”.

 

Attualmente Ali sta frequentando un master in giornalismo a New York grazie alla Borsa di Studio Fulbright.

 

Raphael Njoroge: Fuel Siphoning

Raphael ha corso grossi rischi per filmare le prove della corruzione dei militari keniani, riprendendo in segreto le immagini della vendita della benzina ricavata dai serbatoi dei veicoli militari in un vicolo di Nairobi.

 

Lavorando in condizioni di pericolo e con il rischio continuo di essere scoperto, Raphael è riuscito a effettuare riprese che testimoniano il suo forte spirito d’iniziativa e l’impegno nella ricerca delle prove.

“Grazie ai dettagli di ogni inquadratura e al timing delle sequenze, il filmato di Raphael dipinge in maniera molto chiara la corruzione all’interno dell’ambiente militare in Kenia” ha affermato Arnim Stauth, corrispondente estero per la televisione tedesca WDR. “Raphael è un cameraman locale autodidatta che ha dimostrato grande intraprendenza. E’ riuscito a offrire un esempio di giornalismo unico ed originale“.

 

Stephen Dupont: ‘Psych War in Afghanistan

Dopo aver vissuto per sei settimane all’interno della 173a divisione statunitense Airborne in Afghanistan, Stephen ha rivelato le atroci tattiche impiegate dall’Unità Psicologica militare per sconfiggere i Talebani nella battaglia nel villaggio di  Gonbaz, vicino a Kandahar.

 

“Risulta chiaro dall’autenticità e dall’impatto delle immagini che Stephen si è avvicinato al cuore della vicenda” evidenzia Tomislav Skaro, Senior Producer presso la AP Television News , Germania. “È riuscito a mostrare l’inutilità della strategia adottata dall’Unità Psicologica e a mantenere viva l’attenzione sull’Afghanistan in un momento in cui l’interesse a livello mondiale era in declino”.

 

“Stephen è riuscito a esprimere l’incongruenza della situazione” ha evidenziato Nevin Sungur, corrispondente estero per la televisione turca NTV News. “Le immagini dei carri armati che suonano musica, dei soldati armati che attaccano una moschea mentre un uomo è in preghiera o dell’unità che brucia i corpi dei guerrieri Talebani sulle colline hanno un impatto davvero forte”.

 

I giurati che decreteranno i vincitori del Sony International Impact Award 2006 sono:

  • Naomi Climer, Vice Presidente Sony Europe

  • Chris Hampson, London Bureau Chief NBC News

  • Tomislav Skaro, Senior Producer at AP Television News Germany

  • Nevin Sungur, corrispondente estero della televisione turca NTV News

  • Arnim Stauth, corrispondente estero della televisione tedesca WDR

“Alcuni dei componenti della giuria hanno lavorato in prima linea in zone di guerra, durante la loro carriera” ha commentato Tina Carr. “Il loro bagaglio di esperienze ha dato vita a discussioni appassionate e profonde sull’importanza delle storie raccontate, dell’intraprendenza e dell’istinto nel creare un giornalismo d’impatto”.

 

“Dai momenti di confronto della commissione e dalla qualità dei filmati selezionati emerge il ruolo decisivo della telecamera nello svelare vicende reali, ma nascoste” ha concluso Naomi Climer, Vice Presidente di Sony Europe. “Questi cameraman freelance, uomini e donne, possiedono l’intuito e la prontezza di reagire, ma hanno bisogno di telecamere che possano dare spazio a queste capacità e che svolgano un ruolo chiave nel raccontare una storia”.

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