Convergenza, player tlc e web all’assalto. Parole d’ordine: contenuti, pubblicità, stile

di Alessandra Talarico |

Mondo


Telefonini

Si è parlato così tanto di telefoni ‘intelligenti’ – in grado di avere funzioni di telefonino, lettore MP3, organizer, console giochi, e di connettersi a internet – che quasi quasi non ci siamo accorti che questi dispositivi tutto fare sono già in mezzo a noi.

 

Quello che fino a pochi anni fa era considerato solo un sogno visionario dei guru del web è dunque diventato realtà, con tutti i player impegnati su diversi livelli a lanciare sul mercato smartphone in grado di inglobare il maggior numero possibile di funzionalità multimediali.

 

C’è chi spera di riuscire a creare un ‘ponte’ tra telefonia e musica creando un cellulare-lettore MP3 in grado di minare la popolarità dell’iPod: ci ha già pensato Sony Ericsson con un telefonino dotato di memoria da 1GB per archiviare fino 1000 canzoni, con possibilità di estenderla fino a 4 GB.

 

Lo faranno presto anche Microsoft, che conta di lanciare prima della fine dell’anno Zune – un lettore di musica e video in grado di connettersi a internet – mentre  la Apple ha appena presentato la nuova serie di iPod con maggiore capacità di memoria – 80GB – e una definizione di alta qualità per la visione di film, visto che in contemporanea è stato anche annunciato il lancio del servizio di vendita di film online.

 

Tutti insomma, vogliono allargarsi per conquistare più di un segmento del mercato, con dispositivi convergenti in grado di soddisfare tutte le esigenze sia degli utenti business che di quelli privati.

E si pensa anche sempre più allo stile del telefonino, un accessorio sempre più alla moda, come dimostra il lancio di modelli ‘griffati’ dai maggiori stilisti.

E così anche Research in Motion (RIM), produttore del celebre BlackBerry per l’email mobile, sta per lanciare il primo esemplare multimediale del dispositivo.

 

Questo nuovo smartphone – battezzato Blackberry Pearl – è il primo della famiglia completo di fotocamera digitale, potenzialità multimediali e uno slot per espandere la memoria.

 

Secondo le stime di Canalys, il mercato degli smartphone è cresciuto nel secondo trimestre 2006 del 55% rispetto a un anno prima, con 18,9 milioni di unità vendute.

 

La concorrenza nel settore è fortissima e Nokia – leader tra i costruttori di cellulari – ha pensato bene di correre all’inseguimento del BlackBerry, lanciando una serie di modelli a supporto dell’email mobile.

 

Sempre il gruppo finlandese, prevede che il mercato dei cellulari multifunzione in grado di connettersi al web raggiungerà quota 100 milioni di unità nel 2006 e 250 milioni nel 2008, a discapito degli apparecchi privi di connettività, il cui mercato ha perso il 33% sullo stesso periodo.

 

Sul versante dei contenuti, entrano in scena i big player del web – come Google, Yahoo! e eBay – che siglano a ritmo continuo accordi con i fornitori di contenuti che con i produttori per garantire ai loro brand un posto d’onore sulle piattaforme mobili.

 

Il tutto ruota ovviamente attorno alla pubblicità online.

 

eBay e Google, ad esempio, hanno siglato un’alleanza che permetterà a quest’ultimo di diventare il fornitore esclusivo di pubblicità testuale per eBay al di fuori del mercato Usa.

Le due aziende sperimenteranno anche un formato pubblicitario detto click-to-call che, attraverso l’integrazione dei sistemi di chiamate online Skype e Google Talk, faciliterà i contatti telematici tra inserzionisti e clienti.

 

Nel maggio scorso, eBay aveva trovato un’intesa simile con Yahoo! per quanto riguarda il mercato statunitense. In quel caso, il contratto riguardava la pubblicità on line, il pagamento elettronico degli acquisti in rete e altri servizi che saranno proposti congiuntamente in futuro.

 

Google, inoltre, si è anche avvicinato alla Apple, attraverso l’ingresso del presidente e ad del gruppo Eric Schmidt nel consiglio di amministrazione della società di Cupertino.

 

Gli accordi toccano non solo la telefonia mobile ma anche il web, e così Google ha ottenuto un accordo col produttore di Pc Dell perché il suo motore di ricerca sia pre-installato sui suoi Pc, battendo Microsoft sul tempo.

 

Anche gli studios cinematografici, pur consapevoli di un ulteriore calo dei profitti, hanno deciso di aprire le loro porte al web: così ha fatto  la Twentieth Century Fox che offrirà i film della Fox su Alice Home TV, il servizio IPTV (Internet Protocol Television) di Telecom Italia, mentre Amazon ha appena lanciato Unbox, un negozio virtuale dove è possibile acquistare o noleggiare ogni genere di contenuto video, dagli spettacoli televisivi ai film di Hollywood, battendo sul tempo il nuovo servizio della Apple.

 

Stiamo assistendo, dunque, a un rimescolamento che forse nessuno avrebbe immaginato fino a poco tempo fa, e in cui le prime vittime accertate sono i fornitori mono-contenuto e i cellulari mono-funzione.

 

La convergenza sta generando nuovi dispositivi, nuovi contenuti, nuovi servizi, ma – sembra ormai scontato anche ricordarlo – a guidare le danze saranno sempre i consumatori. E se loro preferissero – più che un solo device in grado di fare più cose – magari due o tre apparecchi ognuno specializzato su una funzione?

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