Triple play: crescita ancora lenta per l’Europa. Cosa non convince?

di Raffaella Natale |

Europa


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L’Europa si muove verso il triple play, ma procede molto lentamente. E’ quanto emerge dallo Studio Forrester Research pubblicato lo scorso 31 agosto.

Nel primo semestre dell’anno, infatti, solo l’8% degli europei intervistati dall’istituto dichiarava di usufruire di un’offerta internet che prevedeva l’accesso a banda larga, i servizi voce e la Tv su IP.

Questi dati emergono dalla Ricerca ECTAS (European Consumer Technology Adoption Study) che riguarda il secondo trimestre 2006, realizzata da Forrester su 25.447 utenti ripartiti in 8 Paesi: Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.

 

I dati riguardati i consumatori polacchi non sono stati tuttavia considerati. Lo stesso Studio era stato già realizzato nel secondo trimestre dello scorso anno, ciò ha consentito un raffronto dei dati.

 

Il tasso di penetrazione del triple play nei 7 Paesi dell’Europa occidentale è cresciuto in media di 3 punti in dodici mesi per raggiungere l’8% al 30 giugno 2006.

Numeri che però nascondono forti disparità tra Paesi. I britannici si piazzano in testa alla classifica con un tasso di adozione delle offerte triple play del 13%, seguiti dai francesi con una percentuale del 12%, superiore di 4 punti alla media europea.

Arrivano poi spagnoli e olandesi (10%). Gli italiani chiudono la classifica con un tasso di accesso alle offerte triple play del 4%.

 

Tra gli europei intervistati che non fruiscono di servizi triple play, il 36% si dichiara molto interessato a questo tipo di offerte, contro il 35% di un anno fa.

Questo tasso passa al 47% tra gli utenti europei che dispongono di un accesso a banda larga, contro il 49% del 30 giugno 2005.

L’interesse degli europei per il triple play sembra, quindi, stagnante. Inoltre, gli utenti che non fruiscono di questi servizi arriva al 45% al 30 giugno 2006, contro il 44% dello scorso anno.

 

L’analisi ha calcolato sempre gli stessi fattori di scelta per l’adozione del triple play, il prezzo prima di tutto.

Per ridurre la bolletta mensile, quasi il 50% degli utenti internet europei (60% dispongono di un collegamento broadband) sarebbe disposto a sottoscrivere un’offerta triple play.

Seguono i criteri di fatturazione unica (40% dei consumatori intervistati) e di miglioramento della qualità dei servizi internet (27%).

 

Ultima indicazione dello Studio ECTAS 2006 di Forrester Research: il 26% dei consumatori, per i servizi triple play farebbe riferimento all’operatore di telefonia fissa attuale – nella maggioranza dei casi l’operatore storico – solo il 10% preferirebbe un Isp alternativo e il 10% un operatore via cavo.

 

E ancora, i dati variano fortemente da mercato a mercato: sono più di un terzo gli utenti spagnoli che privilegiano l’operatore tlc storico e meno del 5% si dichiara pronto a passare a un provider alternativo.

Per contro, i francesi ripongono maggiore fiducia negli Isp per le offerte triple play.

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