Hsdpa o WiMax mobile? Per gli analisti l’802.16e non è una minaccia, ma la tempistica resta un fattore essenziale

di Alessandra Talarico |

Mondo


HSDPA

L’evoluzione delle reti 3G verso l’Hsdpa – già messa in atto da diversi operatori in tutto il mondo – potrebbe essere un elemento essenziale per proteggere i profitti dell’industria mobile dall’imminente avvento di tecnologie di connessione wireless alternative come il WiMax mobile.

 

L’adozione della tecnologia, tuttavia, potrebbe non essere così immediata e seguire lo stesso, lento percorso del 3G, inizialmente ostacolato da intoppi di tipo tecnico e strategico.

 

Entro la fine di quest’anno dovrebbero raggiungere la fase commerciale almeno altre 32 reti Hsdpa, oltre alle 29 già attive.

La tecnologia dovrebbe finalmente portare la banda larga sui terminali mobili, abilitando l’offerta di applicazioni avanzate quali i servizi video e di mobile Tv, il download di musica e giochi interattivi e le applicazioni business avanzate, ma la strada verso il boom sul mercato consumer potrebbe essere molto più irta del previsto.

 

“L’Hsdpa – ha spiegato l’analista Ovum Martin Garner – permetterà di offrire molti buoni servizi, ma l’utente medio non correrà subito a comprare un cellulare di ultima generazione”.

 

Nonostante tutto, però, la disponibilità di una tecnologia molto valida potrà rendere il Mobile Wimax – tecnologia ‘rivale’ supportata da Intel che permetterà di effettuare chiamate via internet attraverso i terminali mobili – una minaccia meno pressante.

 

Attualmente il Mobile Wimax è disponibile solo in Corea – dove si chiama WiBro – e così gli operatori mobili sperano di ‘piazzare’ l’Hsdpa sul mercato prima che l’802.16e faccia il suo ingresso trionfale.

 

“Le roadmap degli operatori mobili, incluso il roll-out dell’Hsdpa, forniscono una forte difesa contro il Wimax”, ha spiegato USB in un report.

Sul mercato consumer, dunque, il WiMax mobile potrebbe arrivare troppo tardi – secondo Fitch Ratings potrebbero volerci altri 4-5 anni – per impensierire gli operatori mobili.

 

L’Hsdpa consentirà una velocità di 1,8 Megabit al secondo, quattro volte superiore a quella dell’attuale Umts, con l’obiettivo di arrivare a 14 Megabit al secondo entro la fine del 2008.

 

Il Mobile Wimax sarà ancora più veloce – fino a 18 mbps – e ha le potenzialità di portare nella telefonia mobile la stessa rivoluzione che servizi VoIP come Skype hanno portato nel panorama della rete fissa.

 

Lo sviluppo dell’Hsdpa, che altro non è che l’evoluzione dell’Umts, è però senz’altro più economico e semplice rispetto al WiMax mobile che, secondo l’analista Jin Chang-whan di CJ Investment & Securities “difficilmente emergerà come una realistica minaccia per gli operatori mobili”.

Perché l’Hsdpa emerga come tecnologia dirompente, tuttavia, non basta l’offerta della banda larga in mobilità, che non può da sola attrarre un numero di clienti sufficiente a ripagare gli operatori degli ingenti investimenti effettuati nel 3G.

 

C’è bisogno di una killer application che spinga gli utenti ad abbandonare il telefonino 3G e a comprarne uno ancora più avanzato, ma questo avverrà soltanto col tempo, quando l’Hsdpa diverrà di default nella maggior parte dei dispositivi mobili. E c’è bisogno anche delle giuste strategie da parte degli operatori.

 

Secondo la sud coreana Samsung, nel 2006 saranno venduti circa 6-10 milioni di telefonini Hsdpa, pari più o meno all’1% dei 900 milioni di apparecchi che verranno venduti quest’anno.

Entro il 2010 le vendite dovrebbero già aver raggiunto 100-150 milioni di unità.

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