Fixed WiMax: 8,5 mln di utenti nel 2011, mentre Intel continua a investire in tutto il mondo

di Alessandra Talarico |

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Un nuovo rapporto di Juniper Research predice che il numero di utenti Fixed WiMax crescerà da 1,3 milioni nel  2006 a 8,5 milioni nel 2011, ma la tecnologia dovrà fare i conti con l’avvento del WiMax mobile, i cui primi prodotti certificati dovrebbero arrivare nel 2007.

 

Il WiMax (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Acces) ha fatto la sua comparsa nell’ottobre del 2001 ed è anche conosciuto come standard IEEE 802.16.

Nel 2004 è stato poi rilasciato lo standard 802.16d 2004, identificativo della versione fissa del WiMax. Questa versione consente connessioni NLOS (non line of sight) e utilizza il protocollo di trasmissione OFDM (Orthogonal Frequency Division Multiplexing). L’utente finale può usare questa versione da una postazione fissa o può muoversi, in quello che viene definito uso nomadico.

 

La tecnologia può essere utilizzata per diverse applicazioni, tra cui connessioni a banda larga di “ultimo miglio“, backhaul cellulare e hotspot, e connettività di fascia enterprise ad alta velocità per le aziende.   

 

I driver della domanda di soluzioni di backhaul WiMax includono l’aumento degli utenti della telefonia mobile e l’appetito degli utenti per applicazioni a banda larga, nonché la crescita dell’uso di Wlan e il bisogno di tecnologie di backhaul standardizzate per promuovere l’interoperabilità.

 

Il mercato WiMax backhaul per le stazioni base cellulari crescerà da 323 milioni di dollari nel  2006 a 2,6 miliardi nel 2011, trainato dai Paesi emergenti grazie all’alto numero di installazioni base station cellulari e  al fatto che in queste regioni non c’è ancora una soluzione backhaul dominante.

Nel complesso, il mercato delle infrastrutture WiMax – comprese base station e CPE – raggiungerà un valore di 1,4 miliardi di dollari nel 2011, rispetto a 597 milioni di quest’anno.

 

Per quanto riguarda i servizi Fixed WiMax, i dati la faranno da padrone, con la voce relegata a una percentuale dell’11% del mercato.

 

Anche per quanto riguarda l’uso del WiMax per le connessioni dell’ultimo miglio, il boom si registrerà nei paesi emergenti più che in quelli sviluppati, anche se in questi ultimi i livelli di adozione della tecnologia dipenderanno dai costi e dalla tempistica.

 

Secondo l’autore del report, Aditya Kaul, “L’attuale attività e i livelli di interesse nel mercato suggeriscono che nei prossimi 2-3 anni si registrerà una robusta adozione della versione fissa del WiMax”.

Di contro, il rilascio del WiMax Mobile nel 2007 – che include un’opzione fixed wireless e un immenso valore aggiunto nella mobilità – renderà le due tecnologie complementari più che concorrenti.

 

Nel frattempo Intel – uno dei maggiori sostenitori della tecnologia – continua a investire in WiMax company di tutto il mondo: l’ultimo investimento in ordine di tempo è con la compagnia egiziana Orascom Telecom WiMax che si occuperà di stringere rapporti con i governi e le società mediorientali e asiatiche al fine di ottenere le licenze necessarie per il lancio dei servizi.

Intel Capital ha anche investito nella compagnia Enertel WiMax che sta lanciando i servizi WiMax in Olanda.

 

Le nuove compagnie create da queste collaborazioni saranno controllate rispettivamente da Orascom Telecom ed Enertel, con Intel Capital in qualità di maggiore investitore.

 

Negli anni scorsi, Intel Capital ha annunciate investimenti in numerosi service provider broadband di tutto il mondo: PIPEX Wireless in gran Bretagna, DBD in Germania, Unwired Australia, Neovia in Brasile e MVSNet in Messico.

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