Super Umts: prosegue spedita l’avanzata dell’HSDPA. Già 18 le reti attive nel mondo

di Alessandra Talarico |

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HSDPA

È in pieno fermento il mondo delle telecomunicazioni mobili, con gli operatori alle prese con lo sviluppo di nuove tecnologie che hanno come obiettivo ultimo quello di portare la banda larga anche sulle reti mobili insieme a tutta una serie di nuove funzionalità.

 

Si parla, nello specifico, di HSDPA, meglio noto come super Umts, una soluzione basata sull’esistente sistema WCDMA, in grado di migliorare la performance della rete e di consentire un accesso wireless a banda larga più economico.

 

La tecnologia, appositamente studiata per grandi volumi di trasmissione dati a pacchetto, ha tutto il potenziale per ridurre notevolmente i costi e migliorare la capacità degli operatori di fornire applicazioni avanzate quali i servizi video e di mobile Tv, il download di musica e giochi interattivi e le applicazioni business avanzate.

 

Secondo i dati della GSA – Global mobile Suppliers Association – sono 94 le reti HSDPA pianificate, realizzate o nella fase commerciale, in 47 Paesi.

 

L’HSDPA è una realtà, con 18 reti commerciali già attive in 14 Paesi – Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Isola di Man, Israele, Kuwait, Madeira, Olanda, Filippine, Portogallo, Sud Africa e Stati Uniti.

Entro la fine dell’anno, poi, dovrebbero essere aperte almeno altre 29 reti.

 

Attualmente, i network HSDPA commerciali aperti nel mondo sono 8: i pionieri assoluti sono stati Cingular Wireless negli Usa (i servizi sono partiti a ottobre del 2005) e Manx telecom nell’Isola di Man a novembre 2005.

 

In Europa sia T-Mobile che Mobilkom Austria hanno lanciato i servizi in Austria; T-Mobile li ha lanciati anche in Germania, mentre in Bulgaria Mobitel li ha lanciati lunedì. A febbraio era toccato a Optimus in Portogallo e a Watania Telecom nel Kuwait.

 

Per quanto riguarda il mercato italiano, l’HSDPA di H3G partirà da Roma e sarà poi esteso a Milano. Entro la fine di giugno, grazie ai 3200 siti on air, la copertura dovrebbe toccare le principali 150-200 città italiane, pari al 35% della popolazione. Entro fine anno, poi, con oltre 6000 antenne, la copertura raggiungerà 1.500 comuni, pari al 60% della popolazione italiana.

 

Vodafone, che ha presentato a marzo i suoi prodotti HSDPA (sia cellulari che laptop con la tecnologia integrata) è stato il primo operatore in Italia ad avviare i test pilota, mentre TIM dovrebbe partire con i servizi entro maggio.

 

Nel corso del 2006, con un investimento tra i 60 e i 70 milioni di euro, TIM potenzierà 5 mila centrali UMTS con  la tecnologia HSDPA con l’obiettivo di coprire circa il 50% del territorio nazionale entro la fine dell’anno.

La disponibilità di apparecchiature HSDPA è raddoppiata rispetto a sei mesi, con 25 dispositivi (data card per Pc, telefonini e moduli embedded) già in commercio.

 

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