Tlc, parola d’ordine: liberalizzare. Usa e Gran Bretagna avviano la deregulation del mercato

di Alessandra Talarico |

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A 22 anni dalla liberalizzazione del mercato britannico delle tlc e dall’introduzione del controllo sui prezzi, l’Authority ha deciso di liberalizzare totalmente le tariffe telefoniche, comprese quelle della BT Group, ancora soggette alla sorveglianza del Garante.

 

La decisione è stata motivata dal fatto che le nuove tecnologie e la crescita della competizione hanno profondamente trasformato il mercato delle telecomunicazioni nel corso degli ultimi 10 anni, portando a una riduzione dei prezzi superiore al 50% dal 1996.

 

L’Ofcom ha dunque ritenuto opportuno stabilire che dal 1° agosto 2006 tutte le compagnie telefoniche – incluso l’ex monopolista BT Group – siano libere di fissare le proprie tariffe e di competere  per la conquista dei clienti.

 

Tra i principali sviluppi del mercato identificati dall’Ofcom, il fatto che oltre 10 milioni di famiglie utilizzano per telefonare un provider alternativo a BT. Di queste, oltre 4 milioni di famiglie utilizzano le tecnologie via cavo.

 

A ciò si aggiungono gli oltre 500 mila utenti del VoIP, considerato l’alternativa più economica rispetto alla linea fissa tradizionale e, grazie alla crescente diffusione della banda larga – utilizzata già da 10 milioni di famiglie – questi numeri sono destinati a crescere in maniera esponenziale nel prossimo futuro.

 

Gli investimenti effettuati nella liberalizzazione dell’ultimo miglio, inoltre, hanno permesso a molti provider di offrire servizi voce, broadband e video sulle linee telefoniche esistenti. A febbraio, le linee liberalizzate era superiore a 300 mila.

 

Alla luce di tutte queste considerazioni, l’Ofcom ha ritenuto appropriato “lasciar cadere gli attuali tetti sui prezzi, visto che la crescente ed effettiva competizione tra i provider continua a far scendere i prezzi al consumo” e anche considerando il costante sviluppo della telefonia mobile.

Il 31% dei minuti di conversazione vocale da luglio a settembre 2005, sono stati infatti originati da cellulari, non da linee fisse.

 

La proposta dell’Ofcom include anche importanti strumenti a protezione dei gruppi più vulnerabili, oltre che l’assicurazione da parte di BT di garantire l’equità dei costi dei servizi chiave, come l’affitto delle linee.

Queste garanzie rimarranno in essere fino alla fine del 2007 e vanno ad aggiungersi alle esistenti richieste legislative inerenti agli obblighi di Servizio Universale.

 

Con lo slogan ‘E’ la tua chiamata‘, l’Ofcom lancerà una campagna informativa neutrale e mirata per divulgare ai consumatori gli effettivi vantaggi di quello che viene definito “un significativo cambiamento del mercato”.

 

Il mercato al dettaglio sarà rivisto ulteriormente nel corso del 2007, per definire l’impatto della deregulation e aggiornare dettagliatamente lo stato competitivo del mercato.

 

Intanto, anche negli Usa la FCC ha deciso di liberalizzare i servizi a banda larga, così come richiesto da Verizon, il secondo operatore del Paese che aveva chiesto all’Authority di settore di modificare in parte la regolamentazione che lo obbligava a garantire la connessione anche ai propri concorrenti nonché a negoziare i prezzi dei propri servizi.

 

La decisione, ha spiegato la FCC, oltre a garantire a Verizon una maggiore flessibilità nella negoziazione dei prezzi alle grandi aziende, mira ad accelerare lo sviluppo della banda larga, tecnologia “essenziale per lo sviluppo di un’economia dell’informazione basata su Internet”, ha dichiarato il presidente della FCC, Kevin Martin.

 

“La promozione della banda larga – ha aggiunto Martin – è una delle nostre maggiori priorità e per raggiungere l’obiettivo  la Commissione sta cercando di stabilire un ambiente regolamentare che faciliti e incoraggi gli investimenti, permettendo alle forze di mercato di offrire ai consumatori i benefici della banda larga”.