Parte da Roma il Super Umts di 3 Italia. Novari: ricavi 2005 a 1,5 mld di euro

di Alessandra Talarico |

Italia


HSDPA

Dopo la mobile Tv, 3 Italia (H3G) ha presentato oggi ADSM, la prima offerta commerciale HSDPA in Italia, che partirà a marzo da Roma.

 

Basata sulla tecnologia HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) fornita da Ericsson, la banda larga mobile di 3 Italia garantirà agli utenti velocità di trasmissione in downlink inizialmente sino 1.8 Mbit/sec, circa 5 volte maggiori rispetto a quelle raggiunte dall’UMTS, con l’obiettivo di arrivare a 14.0 Mbit/sec. entro la fine del 2008.

 

L’HSDPA è un ulteriore avanzamento nell’evoluzione dello standard globale GSM/UMTS. Entro il 2007, l’80% degli utenti mobili mondiali farà parte di questo percorso evolutivo. La larga diffusione dello standard GSM/UMTS a livello globale permette economie di scala uniche, non paragonabili con altre tecnologie e renderà disponibili terminali e applicazioni HSDPA in volumi sempre maggiori e a costi sempre più contenuti.

 

Anche la capacità di trasporto della rete mobile di 3 Italia potrà beneficiare dell’HSDPA, con l’obiettivo di raddoppiare entro il 2006 e triplicare entro il 2009 e, grazie a questa tecnologia si potrà finalmente accedere a tutti i servizi multimediali che fanno parte delle nostre abitudini quotidiane, come internet o la TV, anche quando ci troviamo fuori casa, fuori ufficio o in viaggio.

 

Grazie all’ADSM di 3 Italia, infatti, il download di allegati multimediali trasmessi in posta elettronica, di contenuti musicali, di video e di film di alta qualità, il browsing Internet o l’accesso a giochi interattivi ad alta risoluzione saranno ancora più veloci e, quindi, più adatti alla fruizione in mobilità.

Per fare un esempio, per scaricare un videoclip di 3MB basteranno 12,3 secondi contro 67,2 richiesti dall’UMTS.

In questo modo, potranno essere fruite più agevolmente applicazioni di telemedicina/telediagnosi (lastre, ecografie a colori e tipologie di referti con immagini in movimento), controllo e sicurezza del territorio, rilevamenti sulla qualità ambientale, servizi per il cittadino decentrati e in mobilità, valorizzazione del patrimonio turistico/ambientale di siti di interesse storico/turistico.

 

Dopo Roma, prima città italiana ad essere coperta con oltre 300 antenne a partire dal prossimo primo marzo, sarà la volta di Milano, a regime a maggio.

Entro la fine di giugno 2006, grazie ai 3200 siti on air, la copertura avrà toccato le principali 150-200 città italiane, pari al 35% della popolazione. Entro fine anno, poi, con oltre 6000 antenne, la copertura raggiungerà 1.500 comuni, pari al 60% della popolazione italiana, sperando che a essere raggiunti dal servizio siano soprattutto i centri non ancora raggiunti dall’Adsl.

 

“Con il lancio dell’HSDPA abbiamo dimostrato di essere i più veloci nell’implementare anche le evoluzioni dell’UMTS”, ha ricordato Vincenzo Novari, Amministratore Delegato della società.

“La buona notizia per i consumatori è che tra qualche settimana avranno a disposizione la banda larga in mobilità con prestazioni, nella stragrande maggioranza dei casi, superiori a quelle del fisso, a un prezzo competitivo e con tanta flessibilità in più”.

 

Entro la fine dell’anno – ha aggiunto Novari – saranno disponibili dei terminali dual mode che integreranno sia il Dvb-h che l’HSDPA.

“Ognuna avrà le sue peculiarità e non ci saranno sovrapposizioni. Ad esempio se mentre si vede la nuova tv digitale mobile si vuole scaricare un programma, basterà passare al sistema HSDPA ed effettuare il download”.

 

Al successo della Tv mobile sono legati anche i tempi per ritentare la strada della Borsa dopo il recente rinvio dell’Ipo.

“Se dimostreremo di ottenere risultati importanti il processo di quotazione sarà più rapido”, ha dichiarato Novari senza sbilanciarsi sui tempi e osservando che “la quotazione in Borsa è una decisione che spetta agli azionisti: noi ci stiamo preparando per essere nella forma migliore per scendere in campo”.

Il mercato, ha spiegato ancora Novari, ha riconosciuto al gruppo “i massimi multipli come operatore di tlc, ma ci ha chiesto una dimostrazione sull’area dei media”, per ottenere una piena valorizzazione di asset.

In questa direzione il successo della Tv mobile è da considerare “un momento strategico, un primo passo per sostenere la componente media”.

 

I risultati finanziari, del resto, confermano le buone performance della società, che ha chiuso il 2005 con ricavi a 1,5 miliardi di euro quasi raddoppiati rispetto agli 800 milioni dell’anno precedente.

 

3 Italia conta attualmente 5,5 milioni, con l’obiettivo di arrivare a sei milioni nei prossimi mesi, prima ancora dell’avvio dei mondiali di calcio, per i quali 3 ha ottenuto l’esclusiva.

Per il 2006 si prevede un Ebitda positivo per qualche centinaio di milioni di euro.

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