Cellulari: il mercato non conosce crisi. Business da 800 mld di dollari nel 2010

di Alessandra Talarico |

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Come ogni inizio anno, si susseguono i report relativi al mercato della telefonia mobile nel mondo.

Secondo Strategy Analytics, le consegne di cellulari sono cresciute nel 2005 del 19%, toccando 810 milioni di unità e dovrebbero continuare a crescere anche quest’anno, con un incremento pari al 15% per 930 milioni di unità.

 

Gli utenti mobili, alla fine del 2006, dovrebbero raggiungere quota 2,5 miliardi, per arrivare a 3,5 miliardi alla fine del 2010, data entro la quale il mercato dei servizi varrà 800 miliardi di dollari.

 

A spingere ancora più in alto un mercato che sembra non conoscere crisi, due trend: prima di tutto, i fenomenali livelli di crescita registrati nei paesi emergenti, in particolare in Russia, India e Indonesia – dove il numero di nuovi utenti è cresciuto nel 2005 del 40-50% – e i paesi africani, inclusi Nigeria e Algeria, che dovrebbero diventare nel corso di quest’anno leader in termini di crescita utenti.

 

Il secondo driver del mercato mobile è stato il 3G, con l’Europa che ha finalmente raggiunto i numeri del Giappone.

Gli utenti della tecnologia W-CDMA (quella alla base dell’Umts) sono cresciuti a 49 milioni nel 2005, rispetto ai 16 milioni dell’anno prima, mentre quelli del CDMA2000 1x EV-DO sono cresciuti da 12 milioni a 26 milioni.

I numeri delle due tecnologie dovrebbero salire, rispettivamente, a 101 e 53 milioni.

 

Calano progressivamente invece sia l’Arpu, sceso ai livelli del 2001 a causa della forte competitività sui mercati occidentali e delle molte offerte lanciate dagli operatori, sia i profitti legati ai servizi, nonostante l’impennata di nuovi utenti e la crescita complessiva del traffico vocale.

 

Resta pressoché invariata la quota di mercato dei principali vendor, con Nokia che ha recuperato terreno, passando dal 33,6% dell’ultimo trimestre 2004 al 34,2% degli ultimi tre mesi del 2005.

Il colosso finlandese ha lanciato nuovi modelli sia nella fascia alta che in quella bassa del mercato, ma la crescita della quota di mercato è stata raggiunta sacrificando il prezzo medio di vendita dei telefonini e i margini di profitto.

Secondo i dati IDC, nell’ultimo trimestre 2005, la finlandese ha consegnato 83,7 milioni di telefonini, in crescita del 26% su base annua.

 

Al secondo posto resta Motorola, che porta la sua fetta di mercato al 18,3% rispetto al 16,2% dell’anno precedente, grazie al successo del modello Razr che si è aggiudicato un terzo delle vendite e ha permesso al gruppo statunitense di segnare una crescita delle consegne del 40%, contro una media di mercato del 28%.

 

Cresce anche la quota di Samsung, che passa dal 10,7% all’11,1%, mentre LG ha registrato una crescite delle consegne del 17% (16,2 milioni di unità), la più bassa della top five ed è tallonata dalla joint venture nippo svedese Sony Ericsson, con 16,1 milioni di cellulari consegnati. Entrambi i vendor controllano una quota del 6,6% del mercato.

 

Tutti e 5 i top vendor producono ciascuno oltre 50 milioni di telefonini all’anno, mentre si assottiglia sempre più la quota combinata in mano agli outsider, scesa al 23% rispetto al 26% dell’anno prima.