Wi-Fi: superata la soglia dei 100mila hot spot. In Italia sono oltre 1.700

di Alessandra Talarico |

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Ha superato quota 100mila il numero di hot spot disseminati nel mondo.

Li ha contati JiWire, secondo cui sono Seul, Tokio e Londra le città meglio servite da punti d’accesso Wi-Fi. Negli Usa, le top three sono invece San Francisco, New York e Chicago.  

 

Un hot spot, spiega JiWire è un “indirizzo fisico, come un bar, un hotel, un aeroporto, dove le persone possono connettersi a una rete wireless pubblica”.

 

La top ten è stata stilata tenendo conto del numero di hot spot disponibili nella città e vede al primo posto assoluto Seul, con 2,056 hot spot, seguita da Tokio (1,802) e Londra (1,627).

Le maggiori città americane in termini di copertura sono San Francisco (801), New York (643) e Chicago (501).

 

Le due più importanti città italiane sono invece Milano e Roma con, rispettivamente, 82 e 66 hot spot.

 

Il numero globale di punti di accesso a banda larga wireless cresce comunque a vista d’occhio: rispetto allo scorso anno, l’incremento è stato dell’87%, da 54 mila in 93 Paesi a 100mila in 115 Paesi.

Solo Londra era già presente nel 2004 tra le prime tre città con New York e Parigi, scalzate lo scorso anno dal fronte asiatico costituito da Seul e Tokio.

 

I tre maggiori Paesi in termini di dislocazione dei punti d’accesso erano nel 2004 gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Germania, che lascia nel 2005 il posto alla Corea del Sud.

 

Gli Stati Uniti, dunque, guidano ancora la graduatoria con 37.073, seguiti da Regno Unito con 12.668. Gli altri otto Paesi nella top 10 sono: Corea del Sud, con 9.415 hot spot; Germania (8.614); Giappone (5.951); Francia (3.886); Italia (1.767); Olanda (1.703); Canada (1.397); e Svizzera (1.295).

 

Degli hot spot censiti, 8.118 sono gratuiti, 92.237 a pagamento. Il costo giornaliero per il Wi-Fi può variare da pochi dollari a 15 dollari per un hotel mentre un abbonamento mensile arriva fino a 40 dollari.

 

Secondo Jiwire, gli hot spot e le data card per accedere alle cosiddette ‘wide-area broadband’ (quelle che sfruttano, per esempio il 3G) coesisteranno ancora per qualche tempo, ma gli alti prezzi delle connessioni mobili  – fino a 60 dollari al mese – faranno sì che gli utenti si riverseranno sulla tecnologia più economica.

 

“Grazie alla crescente integrazione della tecnologia Wi-Fi in una  vasta gamma di dispositivi, dai telefonini alle console, il numero di hot spot continuerà a crescere sensibilmente”, ha spiegato Frank Hanzlik, Managing Director della Wi-Fi Alliance.

 

“Solo lo scorso anno, la crescita è stata quasi del 100% e, con più di 115 Paesi che hanno ormai adottato il Wi-Fi, ci troviamo di fronte a un vero fenomeno di connettività globale”.