Contenuti mobili: gli operatori Usa redigono le guidelines per la protezione dei minori

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Telefonia mobile

 

Come già avevano fatto quest’anno gli operatori di alcuni Paesi europei (Italia e Germania in testa), anche i carrier americani hanno redatto un codice di autoregolamentazione per la diffusione di contenuti inadatti ai minori sulle loro reti.

 

L’associazione americana CTIA, che riunisce i maggiori operatori wireless degli Usa, ha pubblicato oggi delle linee guida – redatte volontariamente dai carrier – per la gestione dei contenuti fruibili attraverso i telefonini (film, video, informazioni, musica, giochi e suonerie).

 

I telefonini di nuova generazione, in grado di collegarsi alla rete e abilitare l’accesso a siti ‘sconsigliabili’ ai minori, rendono necessari maggiore controllo e sensibilizzazione degli utenti.

Le guidelines intendono dunque aiutare i consumatori, soprattutto i genitori, a districarsi attraverso le incredibili opportunità e le mille insidie del Web: dal porno, al gioco d’azzardo, dal raggiro al furto d’identità.

 

Un elemento significativo del documento presentato dalla CTIA è lo ‘Standard di Classificazione’, che divide i contenuti in ‘generalmente accessibili’ e ad ‘accesso ristretto’.

 

La catalogazione avverrà in base agli stessi criteri utilizzati attualmente in ambito televisivo, musicale, cinematografico e dei giochi: i minori di 18 anni, che vorranno ottenere l’accesso a contenuti dell’area ‘ristretta’, dovranno dunque avere l’autorizzazione dei genitori.

 

Le guidelines, si legge nella nota della CTIA, “riflettono la volontà delle aziende di non offrire alcun contenuto ‘ristretto’ fino a quando non verranno garantiti gli strumenti per permettere ai genitori di limitare l’accesso a questo tipo di materiale“.

Devono essere i genitori, in ultima analisi a decidere quali contenuti siano più adatti ai loro figli e “le società che partecipano a questo importante processo si impegnano a fornire gli strumenti adeguati perché ciò sia possibile”.

 

In una seconda fase del progetto, le aziende intendono sviluppare e implementare tecnologie per controllare l’accesso ai contenuti e permettere ai gestori degli account di bloccare l’accesso al web interamente o solo limitatamente ad alcuni siti.

 

Si tratta di un passo importante, ha spiegato ancora la CTIA, per dare ai consumatori, in particolare ai genitori, la possibilità di limitare i contenuti Internet accessibili dai dispositivi della propria famiglia.

 

Le aziende sono già al lavoro per analizzare le migliori soluzioni tecnologiche e l’implementazione dei controlli varierà in base ai business plan e alle capacità dei singoli carrier. Nel frattempo, i genitori potranno scegliere se abbonarsi o no ai servizi Internet mobili.

 

Tra le società che hanno partecipato alla stesura delle guidelines, Cingular Wireless (controllata da BellSouth e SBC Communications), Verizon Wireless (Verizon Communications e Vodafone Group) e Sprint Nextel.

 

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

 

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