RAI e BBC: comparazioni improbabili delle regole tra Tv e Stato. Confronto umiliante

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L’apertura dei negoziati per il rinnovo del contratto di servizio fra Rai e governo è in ritardo ormai da diversi mesi, complice la crisi di governo prima, il cambio di ministro poi ed ora, forse, le imminenti elezioni politiche. Ma questo ritardo potrebbe forse anche segnare una radicale revisione del modo in cui si è proceduto sinora a negoziarlo, visto il sasso che è stato lanciato nello stagno a Roma dal seminario promosso da Eurovisioni e Punto.it, dal titolo “Il futuro del servizio pubblico: la nuova carta della BBC“.

Aprendo i lavori, Vincenzo Vita, attuale assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma, ma già sottosegretario alle Comunicazioni dei governi dell’Ulivo, ha proposto di sottoporre il “contratto” fra Stato e Rai alla consultazione popolare, in modo da favorire il più vasto coinvolgimento possibile dei cittadini su una materia, quella del servizio pubblico radiotelevisivo, che dovrebbe interessare tutti gli italiani.

 

Alla presenza del Presidente dell’Authority, Antonio Calabrò e di alcuni commissari (fra cui Michele Lauria), del neoeletto Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, Paolo Gentiloni, del consigliere anziano del CdA Rai, Sandro Curzi e di Enrico Mentana, oltre che diversi responsabili media e comunicazione di quasi tutti i partiti e dai rappresentanti dei sindacati è stato presentato il lavoro che la BBC sta compiendo in Gran Bretagna per il rinnovo della sua “Carta” di durata decennale, che si chiama “Royal Charter” ed è firmata direttamente dalla Regina.

 

In Italia, invece, esiste una Convenzione fra Stato e Rai di affidamento del servizio pubblico, che ha durata ventennale (il prossimo rinnovo è previsto nel 2014); la cui vigenza è punteggiata da “Contratti di Servizio” triennali, in cui si fissano scadenze e obiettivi da raggiungere nel triennio successivo.

Nel documento inglese sono riassunte le linee guida dell’emittente radiotelevisiva cui è affidata la missione di servizio pubblico, gli impegni che essa prende di fronte al Paese sugli obiettivi strategici individuati da Parlamento e Governo, gli obiettivi che si prefigge di raggiungere in termini di aumento di efficienza e di promozione della cultura e dell’educazione nazionali.

A presentare questo documento sono venuti a Roma per la BBC Caroline Thomson, direttrice delle strategie e Matteo Maggiore, responsabile degli Affari europei.

Maggiore ha spiegato che il rinnovo della “Royal Charter” è un evento che si ripete ogni dieci anni e che dura un triennio: dall’inizio del dibattito pubblico sino alla firma da parte della Regina. La Charter attuale è stata firmata nel 1997 e scadrà il 31 dicembre 2006 mentre il dibattito sul suo rinnovo si è aperto a dicembre 2003 e si concluderà il 1° gennaio 2007 con la firma della nuova.

In questi anni la BBC ha proceduto in via autonoma ad una consultazione al suo interno: col personale, coi fornitori, con i sindacati di categoria e col pubblico, mentre il governo, in parallelo ha proceduto a delle consultazioni aperte con tutti i concorrenti della BBC, con le istituzioni che vigilano sul settore (antitrust e OFCOM, l’autorità competente su tlc e broadcasting). Concluse le sue verifiche interne, la BBC nel 2004 ha rimesso una sua bozza di Charter dal titolo “Building public service value” al governo, che ha risposto, dopo le sue consultazioni, nel 2005 con un “Libro verde”. Nel 2006 , dopo aver sentito i pareri di tutti gli aventi causa, il governo presenterà un “White Paper”, cioè una proposta di testo della nuova convenzione, e si aprirà quindi in primavera un tavolo di trattativa con BBC e poi uno con le Commissioni parlamentari inglesi competenti. Il tutto per arrivare dopo l’estate all’accordo sul testo e alla firma, in modo da partire il 1 gennaio 2007 con le nuove regole del gioco.

Il testo dei due powerpoint illustrati dai due rappresentanti della BBC può esser scaricato dai nostri lettori cliccando su:

Relazione di Matteo Maggiore, Head of BBC European Affairs
La BBC e la sua nuova “Carta”

Relazione di Caroline Thomson, Director of BBC Strategy
The BBC and the future. A public Purpose in a changing world


Link utili

Per leggere la proposta 2004 avanzata dalla BBC:
www.bbc.co.uk/thefuture/bpv/prologue.shtml

Per conoscere il progetto della futura BBC:
www.bbc.co.uk/thefuture

Per leggere la risposta del governo (“libro verde”) alla proposta BBC:
www.bbccharterreview.org.uk

Per conoscere la risposta della BBC al “libro verde”:
www.bbc.co.uk/thefuture/green_paper/green_paper.shtml

Sul servizio pubblico:

Il futuro del servizio pubblico? La Rai come agenzia di sviluppo dell’audiovisivo in Italia e nel mondo

di Giandomenico Celata, Managing Director Distretto Audiovisivo e ICT

Gli equivoci sul servizio pubblico televisivo. Triste storia di un dibattito senza fine e senza futuro

di Raffaele Barberio, Direttore Responsabile Key4biz

Il servizio pubblico in Italia? Un albero senza radici

di Flavia Barca, Istituto di Economia dei Media

Il servizio pubblico televisivo? Una impostura per giustificare il controllo sulla Tv

di Vincenzo Zeno-Zencovich, Professore Diritto Privato Comparato, Terza Università di Roma