Tutto il sapere umano online? Ci vorrebbero 300 anni, parola di Google

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Riunire tutte le informazioni del mondo e renderle disponibili su Internet è un sogno che non potrà avverarsi sul breve periodo.

Potrebbero volerci infatti 300 anni per indicizzare tutto lo scibile umano e renderlo ¿ricercabili¿, parola del Ceo di Google, Eric Schmidt.

 

Attualmente, ha spiegato Schmidt nel corso della conferenza annuale dei pubblicitari a Phoenix, Google non indicizza che 170 terabytes su 5 milioni di terabytes che rappresentano tutto le informazioni del mondo.

 

Dopo questa rivelazione, Schmidt ha analizzato la situazione del mercato pubblicitario online.

Il Ceo del più famoso dei motori di ricerca ha ammesso che, appena arrivato a Google, era molto scettico sul fatto che si potessero veramente fare soldi con i link sponsorizzati.

Nessuno credeva infatti che ci fossero sul serio persone che cliccano ¿su questa roba¿.

 

Ovviamente, Schmidt si sbagliava ma la chiave di volta per il successo della pubblicità online non è stata tanto l’idea di aggiungere i link sponsorizzati di fianco ai risultati generali di una qualsiasi ricerca, quanto elaborare una tecnologia in grado di mostrare i link ¿giusti¿ dal punto di vista consumer.

 

Le attuali tecnologie di ricerca e l’interattività che esse rendono possibile ¿ come la capacità di misurare il successo di una pubblicità dal numero di persone che cliccano sul link ¿ sta spostando il potere dalle grandi corporations ai consumatori.

 

¿Trent¿anni fa ¿ ha spiegato Schmidt ¿ saremmo stati noi a decidere quali pubblicità privilegiare. Oggi, sono le persone a prendere quella decisione¿.

 

Il mercato dell’eAdvertising sta conoscendo una crescita fortissima rispetto alla pubblicità tradizionale sui giornali e in Tv.

Attualmente, dei 283 miliardi di dollari spesi in pubblicità nei soli Stati Uniti, 11,3 miliardi sono spesi su Internet. l’1% di questa cifra va a Google.

 

Durante la sessione question-and-answer della conferenza, Schmidt ha risposto a domande di varia natura, entrando anche nel rmerito di una questione molto delicata: le critiche riservate ai motori di ricerca per le loro strategie censorie in Cina.

 

¿La tecnologia è neutrale ¿ ha spiegato Schmidt ¿ ma può essere applicata per fare del bene o per fare del male. Tuttavia, il messaggio della tecnologia è positivo¿.

 

E ancora, interrogato sulle strategie del gruppo in ambito Wi-Fi, Schmidt ha riferito che il progetto di dotare la città di San Francisco di un servizio Internet wireless gratuito è nato da uno studio fatto da diversi ingegneri su un sistema che permetterebbe alle società di guadagnare offrendo un simile servizio.

¿E¿ un esperimento molto interessante ¿ ha detto il Ceo ¿ e se avrà successo, pensiamo che sarà una cosa molto positiva per tutto il mondo¿.

 

Per quanto riguarda, infine, la causa presentata da Authors Guild per bloccare il progetto Print Library Project (che prevede la digitalizzazione dei libri per renderli disponibili online), Schmidt ha spiegato che Google si limiterà a  ¿indicizzare il contenuto dei libri, per aiutare gli utenti a trovare il testo che gli serve e, forse, per aiutarli a comprarlo¿.

 

Google, ha concluso Schmidt, ¿è molto, molto attento a rispettare i diritti di proprietà intellettuale¿.

 

Alessandra Talarico

 

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