Mobile Tv: ancora troppa incertezza sugli standard, ma per Nokia il pubblico è maturo

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Si discute molto negli ultimi tempi, del reale potenziale della Mobile Tv, mentre gli operatori di tutto il mondo hanno già lanciato o sono in procinto di avviare le proprie offerte.

 

l’utilizzo del telefonino per guardare programmi televisivi è indubbiamente una delle grandi speranze dell’industria, alla ricerca di nuovi canali di profitto che li ricompensino degli enormi investimenti effettuati per realizzare le reti di nuova generazione.

Sebbene sui mercati asiatici la mobile Tv sia ormai una realtà consolidata, in Europa sussistono ancora diversi ostacoli di natura tecnica, che impediscono il decollo dell’applicazione sul mercato di massa.

In particolare, la difficoltà maggiore riguarda gli standard da utilizzare per dare ai servizi un canone universale.

In Germania, ad esempio, è già possibile ricevere estratti di programmi televisivi sul telefonino in standard DVB-T, che copre però un¿area ancora limitata del territorio. Il segnale DVB-T dovrebbe arrivare a una copertura del 95% del territorio nel 2010 e, comunque, non è adatto ai servizi di Tv interattiva.

 

Gli operatori devono dunque decidere di puntare sullo standard DVB-H ¿ ratificato dall’ETSI nel 2004 ¿ o di utilizzare il DMB, utilizzato in Corea del Sud.

Allo stato attuale, gli operatori sembrano preferire il primo standard ¿ sostenuto dal the Broadcast Mobile Convergence Forum che conta tra i suoi membri Nokia, Philips e Vodafone – e hanno avviato una serie di test per saggiare la reazione del pubblico.

 

Una delle prime sperimentazioni commerciali sulla mobile Tv è stata condotta da Nokia che ha appena reso noti i risultati, molto confortanti. Il 41% degli utenti si dice infatti pronto a pagare un extra per il servizio, indicato nell’ordine di 10 euro al mese.

 

Lo studio è stato condotto in Finlandia tra marzo e giugno su un gruppo di 500 utenti che hanno utilizzato un Nokia 7710 dotato di ricevitore DVB-H.

I risultati dimostrano, come del resto già si sapeva, che i contenuti sono essenziali per il successo della Mobile Tv. I partecipanti ai test hanno potuto guardare programmi molto popolari come soap opera e telefilm, ma anche brevi clip di sport e informazione.

 

Gli spettatori mobili hanno guardato la Tv per 20 minuti in media al giorno, con punte di 30-40 minuti a sessione, più volte al giorno, per i più appassionati.

 

Per quanto riguarda poi i modelli di pagamento, è emerso anche che gli utenti preferiscono pagare un tot al mese piuttosto che per programma e vorrebbero poter fruire il servizio in maniera semplice e intuitiva.

 

Secondo la società In-Stat, alla fine del 2004 erano 1,6 milioni gli abbonati ai servizi di mobile Tv, numero che dovrebbe salire a 32 milioni alla fine del 2009, con oltre la metà degli utenti nell’area asiatica. I profitti del settore, tra 4 anni, dovrebbero essere pari a 600 milioni di dollari.

 

In questo lasso di tempo, gli operatori dovranno risolvere, oltre alla questione dello standard, anche altri problemi tecnici come la durata delle batterie del telefonino, che attualmente permette di vedere 2 o 3 ore di programmazione alla volta.

 

Alessandra Talarico