Piano di riassetto TI Media: OK dall¿Assemblea al buyback fino al 10% delle azioni

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L¿Assemblea degli azionisti di Telecom Italia Media (gruppo Telecom Italia), sotto la presidenza di Riccardo Perissich, ha deliberato di autorizzare il buyback per l¿acquisto di azioni ordinarie e di risparmio della societ&#224 fino a concorrenza dei limiti di legge (massimo del 10% di ciascuna categoria), mediante offerta pubblica di acquisto volontaria proporzionale su massime n. 364.251.922 azioni ordinarie al prezzo unitario di euro 0,40, e su massime n. 6.107.273 azioni di risparmio al prezzo unitario di euro 0,33. Il controvalore massimo complessivo dell¿offerta sar&#224 quindi pari a 147,7 milioni di euro.

In sede straordinaria, l¿Assemblea ha deliberato la riduzione del capitale sociale mediante annullamento delle azioni proprie acquistate all¿esito dell¿offerta.

Le operazioni deliberate rientrano nell¿ambito di un pi&#249 ampio progetto di riassetto organizzativo, approvato dal Consiglio di amministrazione di TI Media il 4 aprile 2005, che prevede la cessione per cassa al gruppo Telecom Italia delle attivit&#224 Internet della societ&#224 ¿ consistenti nel ramo d¿azienda Tin.it e nel portale Virgilio – al prezzo complessivo di euro 950 milioni (di cui 880 milioni riferiti alla Nuova Tin.it e 70 milioni alle attivit&#224 inerenti al portale Virgilio).

Tale progetto risponde alle finalit&#224 di concentrazione di TI Media nel business dei media con la conseguente necessit&#224 di reperimento delle risorse finanziarie, soddisfacendo altres&#236 le esigenze di razionalizzazione della presenza del gruppo Telecom Italia nel settore Internet.

In tale ambito, il buyback rappresenta per gli azionisti di TI Media un¿opportunit&#224 di monetizzare in parte il proprio investimento a condizioni economiche coerenti con le valutazioni alla base della vendita degli asset Internet; d¿altra parte, il prezzo proposto comporta il riconoscimento di un premio del 20% circa rispetto alla media dei prezzi ufficiali di Borsa dei 6 mesi precedenti il 1° aprile 2005 (incluso), ultimo giorno di negoziazione delle azioni prima del Consiglio di amministrazione che ha approvato l¿operazione complessiva.

Telecom Italia ha confermato che non aderir&#224 all¿offerta, in modo che l¿intero controvalore sia destinato al mercato. In caso di pieno successo dell¿Opa, e tenuto conto del successivo annullamento delle azioni riacquistate, Telecom Italia incrementerebbe la propria quota di controllo diretta (60,4%) e indiretta (2,1% attraverso Telecom Italia Finance) dall¿attuale 62,5% circa al 69,4% circa.

Nei giorni scorsi, il Cda di TI Media ha deliberato lo scorporo delle attivit&#224 facenti capo al ramo d¿azienda Tin.it, mediante conferimento del relativo complesso aziendale a favore di ¿Nuova Tin.it srl¿, societ&#224 costituita il 19 aprile scorso e interamente controllata da Telecom Italia Media.

L¿operazione &#232 preliminare alla cessione a Telecom Italia delle attivit&#224 Internet, che avverr&#224 il 1° giugno 2005.

A fronte dello scorporo, l”Assemblea di Nuova Tin.it ha deliberato in data odierna di aumentare a pagamento il capitale sociale da nominali euro 10.000 a nominali euro 10.000.000 per complessivi nominali euro 9.990.000, con sovrapprezzo complessivo di euro 27.731.804,29, per un ammontare totale (capitale e sovrapprezzo) pari a euro 37.721.804,29, da liberarsi esclusivamente mediante conferimento in natura del complesso aziendale oggetto dello scorporo. (r.n.)

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