Banda larga: aumentano le connessioni. Italia terzo mercato europeo in termini di crescita

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La Direzione Generale della Societ&#224 dell¿Informazione e dei Media della Commissione europearender&#224 noti a giorni i dati relativi alla diffusione della banda larga in Europa. Ne anticipiamo alcuni stralci, innanzitutto perch&#233 evidenziano l”ottimo posizionamento del nostro Paese nel contesto europeo.

Per quanto riguarda nello specifico i singoli mercati, se consideriamo la crescita delle nuove linee registrate nel 2004 rispetto all”anno precedente, la Francia si conferma il mercato broadband pi&#249 dinamico (+3,13 milioni di nuove linee)seguita dalla Gran Bretagna (+2,39 milioni di nuove linee) e, al terzo posto, dall¿Italia (2,29 milioni di nuove linee).(Vedi figura 4)

Germania e Francia detengono ciascuna il 18% di tutte le linee a banda larga e, insieme a Gran Bretagna, Italia, Spagna e Olanda controllano l¿81% del mercato europeo. (Vedi Figura 2)

Da gennaio 2004, la Gran Bretagna ha registrato un incremento di 3 punti percentuali, passando dall¿11 al 14 per cento seguita da Francia, Italia e Olanda (+1%) mentre in molti altri Paesi si &#232 registrata invece una riduzione: del 3% in Germania, del 2% in Spagna e Belgio.

La Germania registra il 23% delle linee DSL totali e, con la Francia e l¿Italia fornisce il 57% di tutte le linee DSL.

In Italia, le linee a banda larga attive sono 4,7 milioni. (Vedi Figura 1).

Quelle DSL rappresentano il 93,6% del totale (4,04 milioni); le tecnologie alternative sono invece utilizzate in 298 mila linee.

In complesso, nel 2004 sono state aggiunti 15,91 milioni di linee, pari a una crescita del 69,5%.

Il risultato italiano &#232 perci&#242 un risultato pi&#249 che soddisfacente, anticipato peraltro da una millimetrica previsione.
“Sono dati che premiano le scelte fatte dal nostro Paese e collocano la crescita della banda larga in Italia ai vertici europei – ha sottolineato Guido Salerno, direttore generale della Fondazione Ugo Bordoni e membro dell”Advisory Board di Key4bizAnche visto da Bruxelles, lo sviluppo del settore nel nostro Paese appare perci&#242 di grande rilievo e il dato consolidato di gennaio 2005, con oltre 4,7 milioni di connessioni, conferma le previsioni fatte dalla Fondazione agli inizi del 2004″.

Al 1° gennaio 2005 le linee broadband attive nel Continente erano 38,81 milioni, in crescita del 31% rispetto a giugno 2004. (Vedi Tabella 1)

Ogni giorno dello scorso anno si sono aggiunte 46 mila linee, pari a una crescita del 56% rispetto all¿anno precedente.

Di queste linee, 30,95 milioni (pari al 79,7% del totale) utilizzano la tecnologia DSL e 7,85 milioni (20,3%) usano mezzi di trasmissione alternativi, per la maggior parte il cavo.


I nuovi Stati membri contribuiscono con 1,13 milioni di linee a banda larga, pari al 3% del totale.


I dati, forniti dai ministeri nazionali e dalle autorit&#224 di regolazione, dimostrano che sta diminuendo il predominio degli incumbent sul mercato: gli operatori storici forniscono infatti il 54% delle linee a banda larga, contro il 60% di gennaio 2003 e il 58% di gennaio 2004. (Vedi figura 7)

Sebbene in termini relativi, la crescita &#232 un po¿ pi&#249 lenta rispetto al 2004 (80,5%): in termini assoluti, il numero di linee &#232 maggiore della crescita registrata nel 2003 (10,2 milioni di linee).

La gran parte delle nuove linee aggiunte nel 2004 in ambito europeo usa le tecnologie della famiglia DSL (13,64 milioni di linee, pari all¿86% del totale), mentre solo 2,26 milioni di connessioni (14%) utilizzano tecnologie diverse.

Ogni giorno del 2004 sono state aggiunte 37 mila linee DSL, ossia il 65% in pi&#249 rispetto all¿anno precedente, quando si erano registrate 22 mila nuove connessioni giornaliere.

Per quanto riguarda la penetrazione, lo scorso anno, solo la Danimarca, il Belgio l¿Olanda e la Svezia registravano un tasso superiore al 10%. Nel 2005, a questo gruppo si sono aggiunte la Finlandia, la Francia, la Gran Bretagna, l¿Estonia e l¿Austria.

L¿Italia &#232 rimasta all¿8,1%, mentre nei 25 Stati membri la media &#232 dell¿8,6%. (Vedi Figura 5)

Nell¿Europa dei 25, gli incumbent forniscono ancora il 56,4% delle linee DSL, un dato che in Italia sale addirittura al 73% (pari a 3,43 milioni di linee), in crescita rispetto a ottobre 2004, quando Telecom Italia forniva il 72,1% delle connessioni (2,81 milioni).

Per fornire accesso DSL, i new entrant utilizzano per il 35,1% la tecnologia bitstream, per il 27% le linee resale.

Le tecnologie alternative al DSL sono utilizzate a livello europeo in 7,85 milioni di linee, il 40% in pi&#249 (pari a 2,2 milioni di linee) rispetto a gennaio 2004.

Gli operatori alternativi forniscono il 90,7% di queste linee, una percentuale leggermente inferiore a quella di gennaio 2004.

Il Paese in cui le tecnologie alternative sono pi&#249 diffuse &#232 la Gran Bretagna, dove se ne contano 1,9 milioni (pari al 25% del totale), seguita dall¿Olanda (15%) e dalla Spagna (11%). Questi 3 Paesi contano dunque il 51% delle linee alternative in Europa.

Per linee a banda larga si intendono quelle connessioni con capacit&#224 uguale o superiore a 144Kbit-s.

I dati analizzati si riferiscono alla situazione dei Paesi europei al 1° gennaio 2005, tranne che per la Repubblica Ceca, Cipro e la Polonia dove le informazioni sono relative al 1° ottobre 2004.

In alcuni Paesi, infatti, le Autorit&#224 di regolazione non hanno ricevuto i dati consolidati dagli operatori.

Alessandra Talarico

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