Proprietà intellettuale: Ericsson fa causa a Sendo per violazione di brevetto

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Europa



Il produttore svedese di telefoni cellulari e infrastrutture per le tlc, Ericsson, ha fatto causa alla compagnia mobile britannica Sendo per violazione del brevetto in Olanda, Germania e Gran Bretagna.

Ericsson accusa la società britannica di aver utilizzato delle tecnologie Gsm e Gprs brevettate senza versare i diritti e chiede la sospensione delle vendite e del marketing dei prodotti di telefonia mobile Sendo e un risarcimento economico.

 

“Ericsson – spiega Kasim Alfalahi, Vice President Patent Licensing di Ericsson è un gruppo innovatore nel settore delle telecomunicazioni e ha sostenuto notevoli investimenti nello sviluppo dei diversi standard. Ecco perchè abbiamo un forte portfolio di essenziali brevetti Gsm e Gprs”.

Il gruppo svedese, difatti, ha contribuito con diversi altri – tra cui Nokia, Motorola e Alcatel – alla creazione dello standard mobile Gsm che, col suo miliardo di utenti, è in assoluto il più utilizzato al mondo.

¿Tutto quello che chiediamo  è che le società che utilizzano le tecnologie che Ericsson ha inventato, versino una compensazione finanziaria¿, continua Alfalahi.

 

¿Pensiamo infatti che Sendo utilizzi delle tecnologie depositate da Ericsson senza che noi abbiamo firmato un accordo di licenza. In queste circostanze, non abbiamo altra scelta che perseguire il gruppo per vie legali¿.

 

Sendo, da canto suo, si è difeso rivelando che l’Antitrust europeo starebbe indagnado sullo sfruttamento sleale ¿ a opera di diverse società tra cui Ericsson – dei diritti sulla proprietà intellettuale fissati dallo European Telecommunications Standards Institute (ETSI).

L’indagine, partita diversi mesi su ricorso proprio di Sendo, è stata resa pubblica soltanto ieri. 

 

Il caso è molto delicato e ha al centro la questione del rispetto della proprietà intellettuale: la creazione di nuovi standard per la telecomunicazioni, del Gsm nella fattispecie, implica la creazione di ‘soluzioni’ per diversi problemi tecnici e le compagnie coinvolte decidono quali fra queste brevettare per veder ripagati i loro sforzi.

Le autorità europee, da canto loro, alla nascita del Gsm richiesero che tutti i brevetti generati  durante la creazione dello standard fossero resi disponibili su base non-discriminatoria e per una royalty ‘ragionevole’.

Sendo sostiene, invece, che questo presunto ‘cartello’ stia concedendo il diritto d’uso dei brevetti a terze parti pretendendo royalty troppo alte.

Uno stato di cose che “restringe la concorrenza ed esclude i new entrant dal mercato Gsm”.

 

Secondo quanto riferito dal Ceo di Sendo, Hugh Brogan, la compagnia avrebbe tentato di raggiungere un “ragionevole” accordo per utilizzare le tecnologie Ericsson, ma non sarebbe mai stata posta nelle condizioni di assicurarsi il contratto.

Sendo denuncia dunque un abuso delle regole Etsi e la creazione di un cartello per limitare la concorrenza e, in generale, per controllare e manipolare i progressi tecnici e commerciali in maniera totalmente opposta agli obiettivi sia dell’Etsi che dell’Unione europea.

 

¿La questione ¿ continua Brogan ¿ riguarda tutta l’industria e la promozione della libera concorrenza che può creare un¿industria sana e portare benefici ai consumatori¿.

 

Fondata nel 1999, la Sendo vende telefonini e software agli operatori e ha siglato accordi di distribuzione con Vodafone e Telefonica.

Con 5 milioni di telefonini venduti e un fatturato di 223 milioni di sterline lo scorso anno, la società britannica è uno dei player minori del mercato mobile, che ha totalizzato 684 milioni di unità vendute lo scorso anno.

 

 

Alessandra Talarico

 

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