Tv al plasma: nuovi investimenti per Pioneer? Forse, ma per il momento licenzia 2.000 dipendenti

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Nuovi investimenti sul mercato degli schermi al plasma per Pioneer? Pare proprio di s&#236, almeno stando alle ultime indiscrezioni di stampa, secondo le quali il produttore di elettronica di largo consumo giapponese starebbe pensando a un aumento della produzione per questo settore.

Gi&#224 lo scorso novembre, il gruppo aveva parlato di un progetto per ampliare la produzione di pannelli al plasma, che servono per costruire gli schermi piatti per le proprie televisioni e per quelle di altri produttori come Sony. Sembra che adesso la societ&#224 abbia l¿intenzione di rilanciare questo progetto.

Al momento non c¿&#232 niente di preciso, ¿&#232 chiaro ¿ spiega la societ&#224 – che per il futuro non potremo far fronte alla crescente domanda con la nostra attuale capacit&#224 produttiva¿. Pioneer sta pensando anche a una nuova linea di prodotti, ma il portavoce del gruppo Kohei Iwamoto, chiarisce che per adesso non &#232 stata presa alcuna decisione.

Niente di certo quindi. E le informazioni sembrano essere contrastanti. Secondo il quotidiano economico giapponese, Nihon Keizai Shimbun (Nikkei), che citava il presidente di Pioneer Kaneo Ito, la costruzione di questa infrastruttura supplementare, stimata in 30 miliardi di yen dovrebbe essere avviata nel corso del prossimo esercizio (aprile 2005-marzo 2006).

Il quotidiano spiega che l¿operazione permetterebbe a Pioneer di aumentare del 50% a 1,6 milioni di unit&#224, la produzione annua di schermi al plasma a partire dall¿esercizio 2007-2008. Nikkei riporta anche che Pioneer avrebbe invece deciso di sospendere il progetto di commercializzazione della nuova linea di assemblaggio.

Ma il portavoce di Pioneer ha smentito quanto riportato da Nikkei. ¿Non abbiamo rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito ai nostri progetti futuri¿, ha precisato Iwamoto.

Il presidente stesso ha negato di aver dichiarato quanto riportato dal quotidiano, dicendo che non ci saranno grandi investimenti tra il 2005-2006, in quanto la societ&#224 ha programmato di limitare le spese e di focalizzarsi sul miglioramento dell”efficienza degli impianti gi&#224 esistenti.

Sicuramente c¿&#232 di vero che la societ&#224 si sta riorganizzando per fronteggiare la crisi del mercato del plasma e rafforzare la propria posizione in questo settore altamente competitivo.

Seguendo questa linea, questa mattina Pioneer ha annunciato che intende licenziare 2.000 dipendenti, gli effettivi sono 39.000, e di chiudere 10 delle sue 40 sedi nel mondo.

Alla base di questa decisione, come spiega il presidente, la difficolt&#224 per il gruppo di rispettare gli obiettivi di fatturato e di margine operativo per l¿anno fiscale 2005-2006.

¿Il prossimo anno sar&#224 un anno di consolidamento per la nostra attivit&#224¿, ha commentato Kaneo Ito, a margine di una conferenza stampa. Aggiungendo ¿non vi aspettate troppo in termini di risultati¿.

Pioneer prevedeva fino a oggi un fatturato di 900 miliardi di yen (8,53 miliardi di dollari) e un margine operativo del 7% per l¿esercizio finanziario che inizia ad aprile.

La societ&#224 aveva gi&#224 annunciato, lo scorso gennaio, di chiudere il bilancio in rosso, per via della caduta dei prezzi e dei margini di alcuni prodotti vedette, come i televisori a schermo piatto, al plasma, e i lettori Dvd.

Pioneer prevede una perdita di 8 miliardi di yen (75,80 milioni di dollari) per l¿esercizio che chiude il 31 marzo, mentre a ottobre parlava di un utile di 10 miliardi. Per l¿anno fiscale 2003-20004, Pioneer aveva pubblicato un utile netto di 24,84 miliardi di yen.

Raffaella Natale

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