WiMax e VoIP: l¿accoppiata vincente delle tlc

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Lo standard WiMax per la banda larga wireless non sar&#224 pronto per la commercializzazione che nel 2006, ma quando tutto sar&#224 pronto, la tecnologia potrebbe rivelarsi la gallina dalle uova d¿oro per i fornitori di servizi VoIP.

Il WiMax, dunque, ha tutte le carte in regola per trasformare radicalmente il mondo delle telecomunicazioni, grazie alla sua ampia copertura e alla sua abilit&#224 di competere con i servizi DSL e via cavo senza la necessit&#224 di pesanti investimenti e di licenze per l¿uso dello spettro.

Secondo uno studio condotto da InStat, nel 2009 il 3% degli utenti totali della banda larga ¿ pari a circa 8,5 milioni di persone ¿ utilizzeranno i servizi di accesso wireless basati sul WiMax e circa la met&#224 di questi sottoscriveranno anche un abbonamento ai servizi Voice over WiMax (VoWiMAX).

Una ghiotta opportunit&#224 per i fornitori di servizi che potranno avvantaggiarsi dall¿unione di due delle tecnologie pi&#249 promettenti del panorama delle comunicazioni mobili a banda larga.

Il WiMax, infatti, porter&#224 le tecnologie a banda larga anche nelle aree pi&#249 sperdute che non possono essere raggiunte dalle tradizionali infrastrutture per tlc, dal momento che non necessita della posa di cavi.

La disponibilit&#224 di uno standard unico ¿ noto come 802.16-2004 ¿ eviter&#224 inoltre l¿incompatibilit&#224 di ¿linguaggio¿, permettendo agli utenti di spostarsi tranquillamente tra location e service provider diversi.

Il vero potenziale della tecnologia non potr&#224 essere tastato fino almeno al 2007, quando ¿ secondo le previsioni di InStat ¿ si potr&#224 ottenere la ¿piena mobilit&#224 e la capacit&#224 di usare i sistemi VoIP nello stesso modo in cui ora si usa il cellulare¿

Il successo della tecnologia, aggiunge per&#242 un analista, &#232 lontano dall¿essere assicurato: i mercati broadband consumer non possono infatti sostenere un numero illimitato di Broadband Wireless Access (BWA) service providers.

Gli operatori dovranno dunque tenere conto che ¿l¿aumentata competizione sul mercato della banda larga, la compressione dei prezzi e gli alti costi di acquisizione degli abbonati minacciano di far abbassare ulteriormente i margini¿.

Secondo lo studio, i BWA potranno contare al massimo su una quota di mercato del 15% nelle aree metropolitane.

Ecco perch&#233 &#232 essenziale innanzitutto investire nei paesi in via di sviluppo e in tutte quelle aree dotate di infrastrutture antiquate e dove le capacit&#224 dei network pubblici sono limitate.

Se a ci&#242 si aggiunger&#224 la capacit&#224 di saper cogliere le opportunit&#224 offerte dalla convergenza dei diversi servizi, il gioco &#232 fatto: i fornitori potranno contare su buoni margini, mentre gli utenti potranno davvero godere di una mobilit&#224 completa.

Alessandra Talarico

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