Serata Eutelsat a Roma: a tutta dritta su crescita economica, espansione territoriale, alta definizione

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La conclusione a Roma dell¿edizione 2004 di Eurovisioni &#232 stata segnata come di consueto dalla tradizionale Serata Eutelsat, un¿occasione conviviale sempre piacevole accompagnata come di consueto dal bilancio di Giuliano Berretta sull¿attivit&#224 di Eutelsat.
Molti i temi trattati, su tutti la nuova configurazione societaria, i risultati economici, l¿Alta Definizione (High Definition TV-HDTV).

Con capacit&#224 commercializzata su 24 satelliti e coperture che si estendono dal Nord e Sud America fino all”Estremo Oriente, Eutelsat &#232 uno dei tre leader mondiali nella tecnologia satellitare.
I suoi satelliti trasmettono pi&#249 di 1450 canali televisivi e 700 stazioni radio a 110 milioni di abitazioni munite di ricezione diretta o collegate al satellite via cavo e forniscono collegamenti ad uso professionale per contributi radio-TV, soluzioni per reti aziendali, comunicazioni e posizionamento per mezzi mobili, trasporto di dorsali internet e accesso alla banda larga per applicazioni terrestri, marittime e aeree.
Eutelsat &#232 oggi in grado di offrire una gamma di soluzioni a banda larga chiavi in mano (D-STAR, D-SAT, OPENSKY(tm), Skyplex Data) per gli enti pubblici, le imprese, i liberi professionisti e il grande pubblico. La sua filiale Skylogic Italia, specializzata nei servizi IP, commercilizza e fornisce servizi a banda larga attraverso piattaforme multimediali situate in Francia e in Italia che servono siti in Europa, Africa, Asia e Americhe.

E i numeri del bilancio consolidato al 30 giugno 2004 testimoniano questa crescita.
Con un aumento di fatturato (+6.3%), di utili (+9.6%), di EBITDA (+10.8%), Eutelsat registra anche quest¿anno la migliore performance del suo settore.

Eutelsat ha superato l”obiettivo di crescita del 5% che aveva annunciato nell”ultima assemblea degli azionisti. Il fatturato &#232 ora superiore del 6,3 per cento rispetto all”anno finanziario precedente, in cui c¿era gi&#224 stata una crescita dell”8,6 per cento rispetto al 2001/2002. L¿ottenimento di tali risultati &#233 un vero successo in un settore altamente competitivo caratterizzato da una continua flessione della domanda e il conseguente esubero dell¿offerta satellitare – ha affermato Giuliano Berretta, Presidente e Amministratore Delegato di Eutelsat. ¿Tali risultati confortano l”impegno di Eutelsat di favorire una strategia di sviluppo mirato piuttosto che una di presenza globale. Vogliamo continuare a consolidare la nostra posizione sui mercati tradizionali – – ha proseguito Berretta – in particolare in Europa per le applicazioni video e per le reti aziendali, ed espandere la nostra presenza in aree geografiche specifiche, accompagnando la diffusione di servizi con alto potenziale di crescita tali la banda larga e i servizi televisivi ad alta definizione¿.

Per sostenere al meglio la propria strategia di sviluppo, Eutelsat ha approvato la riforma dell¿organo direttivo con la creazione di un Consiglio di Amministrazione unico, composto da 10 membri, che va a sostituire il Consiglio di Sorveglianza e il Direttorato, rispettivamente composti da 15 e 4 membri. Questo cambiamento nella struttura organizzativa, che allinea Eutelsat alla struttura delle grandi compagnie private, riflette anche l”evoluzione che &#232 avvenuta nell”azionariato dopo il 1° luglio 2001, data del trasferimento delle attivit&#224 operative e degli assets dell”organizzazione intergovernativa EUTELSAT alla Societ&#224 Eutelsat SpA.

Oltre a Giuliano Berretta, gli altri membri del CdA sono: all”unanimit&#224 Giuliano Berretta, Presidente del Consiglio di Amministrazione, gli altri nove membri sono: Ruggero Magnoni (Lehman Brothers), Joe Cohen (Lehman Brothers), Eric Giuily (Publicis Consultants), Patrick Sayer (Eurazeo), Gilbert Saada (Eurazeo), Georgy Komarov (RSCC), Lorenzo Pellicioli (Xantos), Bridget Cosgrave (Belgacom), Andrew Gibson (British Telecom).
“Dopo due anni durante i quali il nostro debito &#232 aumentato in seguito all”espansione della flotta in orbita ¿ ha concluso Giuliano Berretta ¿ la liquidit&#224 generata dalle nostre attivit&#224 operative ci ha permesso di ridurre tale debito del 17 %, portandolo a 873 M&#128. Grazie a ci&#242 siamo in una posizione estremamente favorevole che ci permette di cogliere le opportunit&#224 di ripresa del settore e quelle opportunit&#224 di crescita interne o esterne propizie alla crescita della nostra organizzazione¿.

Verso quale sviluppo?
Per quanto riguarda i programmi futuri di investimento di Eutelsat, Giuliano Berretta ha aggiunto che i due satelliti lanciati nel 2003/2004 (e-BIRD¿ e W3A) e la transazione conclusa con la RSCC (Russian Satellite Communications Company) per l”utilizzo di uno dei suoi satelliti, segnano il completamento del programma di espansione della flotta pianificato nel 2001.
¿Se la crescita del nostro fatturato quest¿anno &#233 stata determinata in maggior parte da contratti di affitto di capacit&#224 a breve e medio termine ¿ ha sostenuto Giuliano Berretta – i contratti futuri dovrebbero beneficiare del lancio dei satelliti HOT BIRD¿ 7A e HOT BIRD ¿ 8 che determineranno il rinnovo dei contratti a lungo termine per i servizi di diffusione televisiva. Inoltre ¿ ha concluso Berretta ¿ la nostra intenzione di aumentare il controllo delle operazioni satellitari si &#232 realizzata con l”acquisizione del teleporto di France Telecom a Rambouillet il mese scorso. Il pieno controllo sul sito di Rambouillet consente ad Eutelsat di fornire servizi chiavi in mano attraverso i nostri teleporti per offrire, in linea con la nostra strategia, operazioni satellitari estese al maggior numero possibile di broadcasters e providers di servizi a banda larga”.

Infine, la sorpresa della Serata Eutelsat di Roma: una dimostrazione di TV ad Alta Definizione (HDTV) trasmessa in diretta via satellite dalla Francia, con uno standard di qualit&#224 che ha offerto una nitidezza di immagine mai vista.
Allora Alta Definizione come la Tv di domani? Senza ombra di dubbio. &#200 solo questione di tempo, forse gi&#224 l¿anno prossimo, visto che in America, Australia e Giappone esiste gi&#224.
E per ricevere l¿HDTV? Il passaggio dall¿attuale apparecchio televisivo alla new box con schermo piatto al plasma HDTV-compatibile sar&#224 graduale perch&#233 i costi sono impegnativi, anche se la diffusione degli home theatre / HD compatibili sono in continua espansione.
Oggi si assiste ad un aumento di domanda non tanto di quantit&#224 quanto di qualit&#224 dei canali che vengono diffusi qualit&#224 di contenuti ma anche qualit&#224 tecnica e questo spiega il perch&#233 oggi si parli sempre pi&#249 di televisione ad Alta Definizione.
Molte barriere tecnologiche che rendevano difficile produrre e trasmettere contenuti in HDTV sono state abbattute grazie alle tecnologie digitali, che hanno permesso l¿introduzione di sistemi di produzione, trattamento, distribuzione e di immagini HDTV a costi di poco superiori alle apparecchiature standard.

E¿ la disponibilit&#224 della tecnologia dell¿intera filiera che ha reso possibile il suo successo negli USA, mentre in Europa c¿&#232 ancora qualche problema sugli standard, anche se per questo si &#232 costituito a Parigi il primo HDTV-FORUM europeo al quale hanno aderito broadcaster, industria e la stessa Eutelsat.
Quali i possibili sviluppi di mercato?
Il mercato dei TV color offre sempre pi&#249 modelli a schermo piatto, compatibili con l¿HDTV, i cui costi hanno mostrato tassi di decrescita dell¿ordine del 20% annuo.
Lo sviluppo, quindi, si presenta imminente, soprattutto perch&#233 in questo mercato sono numerosi i soggetti che si stanno muovendo con interesse, dai produttori di display a coloro che hanno e producono contenuti in alta definizione. Una maggiore attenzione che &#232, dunque, segno del nuovo orientamento.
L¿HDTV, che &#232 in grado di raddoppiare la qualit&#224 delle immagini ricevute al punto da renderle di qualit&#224 cinematografica, si svilupper&#224 proficuamente solo attraverso il satellite, date le caratteristiche di rapidit&#224 ed elasticit&#224 nella fornitura di banda necessaria.
Insomma ci&#242 che si prefigura con l¿HDTV &#232 un cambiamento epocale, un evento storico al pari di quanto successo con la transizione dal dalla Tv in bianco e nero alla tv a colori.
Certo i dubbi non mancano, specialmente sul versante dei consumatori.
Che fare se il vecchio apparecchio tv che ognuno tiene in casa, come anche la stragrande maggioranza degli attuali schermi al plasma, sar&#224 da buttare con l¿avvento dell¿alta definizione? Non rovineremo subito in partenza un mercato tanto ricco di prospettive? No, se la cosa verr&#224 portata avanti in modo graduale, rendendo compatibile la vecchia apparecchiatura con la nuova tecnologia. Una visione condivisa peraltro da Rai e Mediaset.

Eppure di HD si parla da 20 anni.
In Italia si ricorda ancora quella stagione dei ¿cento fiori¿ guidata in Rai da Massimo Fichera, presente anch¿egli alla serata di Eutelsat, che produsse il film Giulia & Giulia, con Sting e Kathleene Turner e promosse la sperimentazione in HDTV all¿epoca dei Mondiali di calcio di Italia ¿90.
Ora abbiamo sufficienti riferimenti normativi, costi abbastanza contenuti e il mercato sta migrando verso gli schermi flat-tv progressivi. Negli Usa vengono offerti bouquet completi in HDTV (Voom), in Giappone questa tecnologia fa balzi in avanti, in Australia si usano standard europei.
Insomma, l¿alta definizione &#232 gi&#224 realt&#224 in molte zone tecnologicamente cruciali del mondo¿.

E l¿Europa? Va cauta, finora. Ma procede.
Secondo Jean R&#233vellion, segretario generale Ebu: ¿Nel 2008 saranno ben 4 milioni le famiglie europee munite di alta definizione. Oggi uno schermo di buona qualit&#224 costa 1.500-2.000 dollari (mentre negli Usa il 60% degli schermi sono venduti a meno di 600 dollari). Ovviamente puntiamo molto sullo sport¿.
La lenta partenza europea ¿ &#232 questa la tesi di R&#233vellion – costituisce un vantaggio: possiamo trarre importanti insegnamenti dagli errori altrui e usufruire delle esperienze acquisite.
Determinanti, ai fini del buon esito nei giusti tempi, &#232 il reperimento e destinazione delle risorse.
Qualche settimana fa a Sat Expo, Giuseppe Viriglio, direttore dei programmi EU e industriali ESA (European Space Agency), ha notato che il 50% del budget dell¿agenzia &#232 impiegato in programmi strutturali. L¿altro 50% viene usato per applicazioni pratiche ed operative di tecnologie acquisite (mentre l¿industrializzazione spetta poi alle singole aziende). ¿In Europa ¿ ha sostenuto Viriglio – nonostante la presenza di problemi legati alla carenza di display e apparecchi a terra, le opportunit&#224 sembrano notevoli e ottenibili mediante opportuni investimenti¿.

Esistono gi&#224 canali sperimentali attivati a questo scopo. Si stimolano le capacit&#224 di crescita dell¿HDTV soprattutto grazie agli eventi sportivi. Un¿ottima chance sar&#224 perci&#242 costituita dalle Olimpiadi invernali di Torino 2006, che saranno in gran parte girate in Alta Definizione, i Mondiali di calcio in Germania 2006 dello stesso anno e le Olimpiadi di Pechino 2008, che saranno anch¿esse interamente girate in Alta Definizione.

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