Broadband divide: l¿Europa rischia di diventare un ¿patchwork digitale¿. Studio Jupiter

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Dopo il digital divide, la prossima incognita a pesare sulle societ&#224 multimediali sar&#224 il broadband divide che separer&#224 gli utenti in lenti e veloci, in base alla qualit&#224 del sevizio Internet di cui usufruiscono.

Rendere disponibile la banda larga su tutto il territorio europeo rientra nelle priorit&#224 della Commissione Ue ma, se nella maggior parte delle metropoli del vecchio continente, la banda larga &#232 ormai abitudine come l¿acqua corrente, in molte realt&#224 la velocit&#224 di connessione a Internet &#232 ancora molto lenta e ci&#242 crea un enorme gap in termini di fruizione del servizio.

I dati a conferma di questo scenario sono stati resi noti dalla societ&#224 di analisi Jupiter Research, secondo cui pi&#249 di un quarto degli europei ha optato per prodotti che garantiscono una velocit&#224 di connessione inferiore ai 512 kilobits al secondo o per pacchetti con tariffazione al minuto.

Per banda larga si intendono le varie tecnologie – dsl, cavo, fibra ottica e satellite – che permettono di accedere alla Rete a velocit&#224 maggiori rispetto alla classica connessione via modem a 56 kbps.

In pratica, le connessioni broadband consentono di accedere a tutti quei contenuti multimediali difficilmente fruibili con una connessione di tipo tradizionale.

Alla fine del 2003, secondo gli esperti di Jupiter, la banda larga aveva raggiunto il 13% degli europei, percentuale destinata a salire al 37% entro il 2009.

Il tasso di crescita &#232 eccellente, ma ci&#242 non vuol dire che tutti possono usufruire di Internet ad alta velocit&#224 allo stesso modo.

¿In ambito europeo ¿ dice l¿autore del rapporto, Ian Fogg ¿ la banda larga si sta evolvendo a velocit&#224 e prezzi molto diversi. Questo porter&#224 a una sorta di patchwork digitale, in cui alcune aree possono usufruire di un servizio di alta qualit&#224, mentre in altre il servizio &#232 molto limitato, anche all¿interno dello stesso Paese¿.

Secondo Jupiter Research, nel 2009 il 59% delle famiglie disporr&#224 di connessione a Internet.

Di queste, il 63% – pari a circa 62,4 milioni di famiglie ¿ avranno una connessione a banda larga che consentir&#224 di usufruire in modo pi&#249 rapido dei nuovi contenuti multimediali.

Le societ&#224 che intendono avvantaggiarsi di una copertura broadband pi&#249 estesa, dovranno per&#242 tenere conto di diversi fattori, tra cui l¿attitudine della popolazione broadband dei diversi Paesi in cui si vogliano promuovere i servizi.

¿I prodotti dovranno essere adattati per il minimo comune denominatore¿, conclude Fogg.

Con la crescita del numero di utenti della banda larga, un altro fattore di difficile gestione potrebbe essere la cosiddetta contention ratio, ovvero la quota di utilizzo per utente sulla larghezza di banda.

La questione &#232: pi&#249 gente c¿&#232 in rete a contendersi la linea d¿accesso, pi&#249 lenta sar&#224 la connessione a Internet.

Nel 2009, secondo Jupiter, la Germania sar&#224 il pi&#249 grande mercato broadband d¿Europa con 13,5 milioni di famiglie connesse ad alta velocit&#224, seguita dalla Gran Bretagna con 10,2 milioni di connessioni.

Secondo i dati della Commissione europea, l¿Italia &#232 attualmente al quarto posto per numero di connessioni a banda larga, dopo Germania, Francia e Gran Bretagna.

&#169 2004 key4biz

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

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Quattro anni dopo la Bolla, il rilancio Internet affidato alle connessioni veloci

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