Telefonini: volano le vendite. Nokia in difficoltà sui mercati europei

di |

Mondo



Il mercato mondiale della telefonia mobile &#232 in netta ripresa. Lo dicono le maggiori societ&#224 di analisi che hanno pubblicato negli ultimi giorni dei rapporti secondo cui entro quest¿anno saranno venduti 500 milioni di apparecchi.

Gartner Dataquest aveva pronosticato all¿inizio di quest¿anno che le unit&#224 vendute sarebbero state 460-470 milioni, ma ha rivisto le cifre la scorsa settimana, confermando una crescita del 18% rispetto ai 423 milioni di cellulari venduti lo scorso anno.

L¿impennata &#232 dovuta a due fattori: il boom della domanda di apparecchi di gamma bassa in Paesi come l¿India, la Cina e la Russia e la corsa alla sostituzione nei mercati saturi (Europa, Usa). In questi ultimi mercati, infatti, i nuovi modelli dotati di fotocamera hanno ottenuto un successo tale da mettere in difficolt&#224 i fornitori che si sono trovati sprovvisti di un numero di apparecchi sufficiente a soddisfare la domanda.

Secondo Gartner sar&#224 sempre Nokia la leader del mercato mondiale, anche se il gigante comincia a mostrare segni di cedimento nei confronti dell¿agguerrita concorrenza, soprattutto in Europa, il suo primo mercato.

La quota del produttore finlandese &#232 scesa nel terzo trimestre al 34,2%, contro il 35,9% del trimestre precedente. Nokia, dunque, si allontana dal suo obiettivo di controllare il 40% del mercato entro la fine del 2003, come aveva preventivato all¿inizio dell¿anno. Le perdite in Europa, sono comunque controbilanciate dalle performance sui mercati emergenti, negli Usa e in Asia dove il gruppo tiene bene, grazie ai nuovi modelli CDMA.

Dietro Nokia, la statunitense Motorola controlla una quota di mercato del 14,6%, in discesa rispetto allo scorso anno, quando si attestava sul 15,8%.

Tutto ci&#242 a vantaggio della sud coreana Samsung che quest¿anno ha messo le mani su una fetta pari all¿11,2% del mercato (9,9% lo scorso anno) e della tedesca Siemens che guadagna il 2% e si porta al 9%. Al quinto posto, un¿altra sud coreana, LG Electronics a pari merito con la joint venture nippo-svedese Sony Ericsson. I due gruppi detengono ognuno una quota del 5,3%.

¿Il mercato della telefonia mobile ¿ dice l¿analista di Gartner Ben Wood ¿ &#232 in pieno boom. All¿inizio dell¿anno preventivavamo 470 milioni di unit&#224 vendute. Abbiamo registrato invece crescite fenomenali¿. Basti pensare che soltanto nell¿ultimo trimestre sono stati venduti 133 milioni di telefonini.

Un¿altra societ&#224 di analisi, Strategy Analytics conferma l¿indebolimento di Nokia, considerando non le quantit&#224 di apparecchi venduti (come Gartner) ma quelle consegnate ai distributori.

La quota di mercato della casa finlandese si &#232 ridotta nell¿ultimo trimestre del 9,1%, passando dal 48,8% del secondo trimestre al 42,1%. In particolare, il produttore ha perso terreno in Europa occidentale dove Siemens e Sagem l¿hanno scavalcato nella gamma dei cellulari a basso profilo, mentre Samsung e SonyEricsson nella gamma di prodotti a medio e alto profilo.

La Gran Bretagna, uno dei primi mercati Nokia nel mondo, si &#232 rivelato particolarmente debole per il gigante finlandese durante il terzo trimestre.

Tra giugno e settembre sono stati distribuiti in Europa circa 32 milioni di telefonini (13,7 milioni marcati Nokia, 5,5 Siemens) e, entro la fine dell¿anno, le unit&#224 vendute saranno 125 milioni, ossia pi&#249 di un quarto del volume globale.

Nokia, da canto suo, fa spallucce dichiarando che una terza societ&#224 di analisi ¿ la GfK ¿ ha valutato che la quota controllata in Europa dalla casa finlandese &#232 passata dal 46% dello scorso anno al 45%. GfK non pubblica i risultati delle proprie ricerche.

Nokia afferma anche che Gartner e Strategy sono troppo ottimiste riguardo la quantit&#224 di apparecchi venduti globalmente: il gruppo continua a mantenere le proprie previsioni, che stimano un mercato mondiale di 460 milioni di telefonini venduti entro la fine di quest¿anno.

Nokia, inoltre, ha dalla sua un rapporto pi&#249 stretto con i produttori di componenti multimediali, grazie al quale potr&#224 superare pi&#249 facilmente della concorrenza i problemi di rifornimento, che stanno mettendo in difficolt&#224, tra gli altri, proprio Siemens.

Alessandra Talarico