Usa, è boom per lo shopping in Rete

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Cresce negli Stati Uniti l¿uso di Internet per fare shopping e l¿inversione di tendenza comincia a stimolare di nuovo l¿interesse degli investitori verso un settore che arriva da tre anni molto difficili.

Nel primo trimestre del 2003, secondo le stime di Forrester Research, le vendite on line al dettaglio hanno generato un fatturato di 24 miliardi di dollari, in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La progressione ¿ che dovrebbe attestarsi al 25% per l¿intero anno ¿ stupisce ancora di pi&#249 se si pensa che mai come quest¿anno gli americani si sono dichiarati scettici riguardo la sicurezza degli acquisti sulla Rete.

Secondo gli analisti a spingere la ripresa &#232 la convinzione che su Internet si facciano dei buoni affari e questo i commercianti lo hanno ben capito! Molte aziende hanno prolungato il normale periodo di sconti praticato durante i periodi festivi e hanno annullato le spese di spedizione, seguendo l¿esempio di Amazon.com. La pioniera nel settore delle vendite on line, fondata nel 1995 e tra le poche societ&#224 sopravvissute allo ¿scoppio¿ della bolla delle dot.com, continua infatti a macinare trimestri da record da oltre un anno.

Le promozioni effettuate da vari siti (di societ&#224 turistiche, alberghiere, discografiche) hanno aiutato l¿industria a tenere duro contro la serie di congiunture negative che hanno caratterizzato l¿inizio del 2003. ¿La vendita di biglietti aerei, di libri, CD e piccoli elettrodomestici, ma anche di vestiti e accessori per la casa ha creato un¿impennata della produttivit&#224¿e questo spiega il rinnovato interesse degli investitori¿, spiega Robert Leather, di Jupiter Research.

Per la prima volta dalla primavera del 2000, secondo i dati dell¿Interactive Advertising Bureau (IAB), i guadagni pubblicitari sono aumentati per due trimestri di fila, attestandosi a 1,5 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2002.

«La recente ripresa, coniugata alle previsioni di crescita della banda larga, fa sperare in una buona chiusura del 2003» ha dichiarato Tom Hyland, della societ&#224 di consulenza PricewaterhouseCoopers.

Secondo le stime di Nielsen NetRatings, le 200 maggiori aziende di advertising on line hanno acquistato nel primo trimestre 71 miliardi di spazi pubblicitari, contro i 45 miliardi dello stesso periodo del 2002.