Confindustria Digitale, alla realizzazione dell’Agenda digitale la stessa rilevanza del Fiscal Compact

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Stefano Parisi

La realizzazione dell’Agenda digitale europea, Horizon 2020, va considerata con la stessa rilevanza politica e strategica che è attribuita agli impegni del Fiscal Compact.

Di questo è convinto Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale, che stamani, intervenendo a un convegno a Milano ha dichiarato che “Solo affiancando alle misure per il risanamento dei conti pubblici un deciso, organico e razionale processo di digitalizzazione del Paese è possibile realizzare una manovra di politica economica capace di produrre cambiamenti strutturali e invertire i trend negativi in atto”.

 

Secondo Parisi, “Per ridurre drasticamente la spesa pubblica, dare efficienza all’azione della PA e aprire l’economia a nuove opportunità di crescita e aumento dell’occupazione, occorrerà da parte del nuovo Esecutivo un forte commitment politico che centri sulla Presidenza del Consiglio la responsabilità per l’attuazione dell’Agenda digitale”.

 

Ciò sarà necessario, ha aggiunto il presidente di Confindustria Digitale, anche per superare le resistenze degli apparati burocratici, oggi così mal visti dall’opinione pubblica.  

 

La Pubblica Amministrazione solo diventando più efficace ed efficiente verrà meglio accettata dai cittadini. La riorganizzazione e digitalizzazione della PA, infatti, è un grande progetto di cambiamento che non può essere raggiunto attraverso operazioni periferiche e sporadiche e non può essere attuato senza investire.

 

“Occorre, al contrario, – ha concluso Parisi – un impegno manageriale da parte delle istituzioni ed enti coinvolti che possa attingere da un fondo che potrà essere finanziato dai risparmi ottenuti grazie allo switch-off digitale”.