Telecom Italia: Asati chiede di rendere pubblico il rapporto Deloitte

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È evidente la necessità di rendere pubblico il rapporto Deloitte, allo scopo di assicurare la parità informativa tra tutti gli Azionisti, e, in tal senso, si chiede l”intervento degli Organi di Controllo e di Gestione della Società, nonché quello della Consob“.

È quanto sollecita Franco Lombardi, presidente dell’Asati, l’Associazione dei piccoli azionisti della Telecom Italia, riferendosi alle perquisizioni negli uffici di Telecom Italia nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta truffa delle sim false.
L’indagine in corso – sostiene il presidente dei piccoli azionisti – conferma, infatti, il contenuto delle denuncie che Asati da oltre due anni coltiva nei confronti dei vertici aziendali dell’epoca dei fatti“. Secondo Lombardi “l’esame del Rapporto Deloitte potrebbe contenere spunti importanti diretti a confermare anche tutte le altre condotte illecite denunciate“.

Lombardi, in una lettera alla Consob, sottolinea in modo particolare due considerazioni. “In primo luogo – scrive – sembrerebbe che del “caso Tavaroli”, benché già scoppiato, non se ne faccia menzione nei documenti informativi che Telecom Italia ha rivolto agli azionisti dell’epoca (Relazioni semestrali 2005 e 2006 e gli atti relativi alle fusioni TI -Tim). Se tale circostanza trovasse effettivo riscontro da parte Vostra, ciò avrebbe come diretta conseguenza l’assenza di parità informativa del mercato, poiché vi sarebbero soggetti, a differenza di altri, privati di quelle informazioni che, se avute, li avrebbero indotti a non acquistare i titoli Telecom. Del resto, è indubbio che i fatti dai quali sono scaturiti i vari procedimenti penali a carico del management della Telecom Italia, hanno determinato una incidenza negativa sul valore del titolo azionario“.

Poi, passa all’altra considerazione: “In secondo luogo, – scrive ancora nella sua lettera – rileviamo che all’interno del CdA della Telecom Italia, vi sono Consiglieri che fanno parte anche del CdA della Pirelli. Nel CdA della Pirelli ci sono poi diversi consiglieri, che sono espressione di Mediobanca, Generali e Banca Intesa, ossia di società quotate in Borsa che hanno, a loro volta, loro rappresentanti nel CdA della Telecom Italia, e in alcuni casi gli stessi “uomini” sono presenti come espressione di Telco, societa’ controllante di TI, nel CdA della stessa di TI. Inoltre, non può sottacersi che l’attuale Presidente della Pirelli,Tronchetti Provera,in qualità di Vice presidente di Mediobanca fa parte anche dell’apposito Comitato nomine di Mediobanca stessa, azionista sia di Pirelli che di Telecom Italia“.

E, in conclusione, il presidente dell’Asati spiega così la sua opinione: “Alla luce di questo scenario societario è fondamentale che la votazione sul rapporto Deloitte (che dovrà essere esaminato entro il 31/12/2010, in un CdA da tenersi nel mese di Dicembre 2010, al fine di darne conto nella convocanda Assemblea del 12 aprile 2011, avvenga con l’astensione dei consiglieri in potenziale conflitto di interessi, al fine da rappresentare una valutazione oggettiva“.