I giochi single player sono destinati a sparire?

di a cura della Redazione di eurogamer.it |

Secondo Rob Pardo di Blizzard, il futuro di queste produzioni è sempre più difficile.


Blizzard

Secondo Rob Pardo di Blizzard, l’era dei videogiochi in singolo giocatore è prossima alla fine.

Il direttore del team creativo dell’azienda di Irvine crede che, principalmente per colpa della pirateria e del noleggio, molti editori potrebbero decidere di sospendere i finanziamenti di giochi senza una sicura rendita alle loro spalle, garantita da una sottoscrizione mensile e dal continuo controllo online dell’originalità del software, come succede con Diablo III.

Pardo spiega che alcuni publisher hanno provato a percorrere la strada degli abbonamenti mensili, fallendo però miseramente perché non sono riusciti a convincere i giocatori che il loro titolo poteva valere dai 10 ai 15 dollari mensili. Questo, ovviamente, non vale per tutti i prodotti, non a caso Blizzard fa pagare mensilmente un cospicuo abbonamento per World of Warcraft, ma il segreto sembra essere nella capacità di offrire sempre qualcosa per cui valga la pena spendere denaro.

Secondo Pardo un buon modello è quello freemium, ma solo se le transazioni sono perfettamente integrate col gameplay.

Molto interessante per il futuro è invece l’aumentare delle iniziative che si affidano a Kickstarter, il sito di crowfounding, per auto finanziare i propri progetti.