Emerging markets – broadband for emerging economies

di Flavio Fabbri |

REPORT

Di Budde.comm

Pubblicato: marzo 2012

Pagine: 21

Prezzo: $ 110,00

 

La digital economy, l’eBusiness e la net economy sono modelli di business che non sarebbero esistiti senza lo sviluppo deciso di infrastrutture broadband e l’investimento di significanti risorse da parte di enti pubblici e privati. Come mostra il Rapporto di Budde Comm, “Emerging markets – broadband for emerging economies“, la banda larga è stato fattore di crescita imprescindibile per le economie avanzate, per creare nuovi posti di lavoro, per resistere alla crisi, per incrementare il commercio e la produttività.

 

E se è vero per i Paesi ad economia avanzati, figurarsi per quelli emergenti. Il documenti mostra in che modo la banda larga sia oggi un’infrastrutture assolutamente critica e senza cui non è minimamente possibile immaginare e realizzare un piano di sviluppo economico per qualsiasi Paese al mondo.

Attraverso tale tecnologia è possibile stimolare l’offerta di lavoro, offrire nuovi servizi in tutti i settori, dalla Pubblica Amministrazione all’educazione, dal commercio alla sanità. Broadband di rete fissa e rete mobile, ovviamente, con quest’ultima piattaforma che continua a registrare record su record in termini di utenti, ricavi, penetrazione, volumi di transazioni monetarie.

 

Le infrastrutture mobile broadband riescono, con meno impegno economico da parte degli operatori, a coprire non solo le aree urbane, ma anche quelle rurali, offrendo e assicurando connessione alla rete praticamente ovunque.

 

Lo studio di Budde Comm esamina lo sviluppo della banda larga in diversi Paesi emergenti, tra cui Russia, India, Gabon, Tonga, Nigeria, Sud Africa e Cina, evidenziandone numero di utenti abbonati ai servizi di rete fissa e mobile, i ricavi, il tasso di penetrazione, il tasso di innovazione tecnologica e i profili dei principali operatori di rete.