Google.org/crisisresponse

di Flavio Fabbri |

RECENSITI


Google.org/crisisresponse

Organizzare e gestire le comunicazioni durante un evento naturale disastroso, nel mezzo di una crisi umanitaria, di una guerra o di sommosse popolari, e nel più breve tempo possibile, è fondamentale per assicurare alle popolazioni un adeguato intervento da parte della protezione civile locale.  A questo serve Google Crisis Response, servizio nato in occasione del tremendo sisma che ha investito il Giappone orientale a marzo 2011 ed utilizzato successivamente in più di un’occasione, come nel caso del passaggio dell’uragano Sandy su New York e l’East Cost americana.

 

Su www.google.org/crisisresponse gli utenti hanno modo di monitorare i fenomeni in atto su una qualsiasi regione del pianeta e di contribuire in varie forme al supporto e all’organizzazione dei soccorsi e dell’assistenza alle persone sul posto. Ci sono le immagini satellitari delle aree interessate, le mappe interattive di Google, gallerie fotografiche e audiovisive, gli strumenti per cercare persone scomparse e mettere in comunicazione chiunque si trovi impossibilitato a farlo con i soccorritori.

 

Una piattaforma che Google ha pensato e realizzato a partire dal presupposto che la popolazione, negli ultimi anni, quando colpita da calamità naturali o da eventi di altra origine, tende a cercare su internet informazioni su come affrontare la situazione e per cercare e offrire aiuto.

In molti, ormai, sono muniti di dispositivi di comunicazione portatile e mobile, connessi a rete cellulare e Wi-Fi (quando disponibili). Da qui il motore di ricerca è partito per sviluppare nuovi tools e applicazioni utili a tali scopi, offrendo servizi georeferenziati e applicazioni location based sempre più affidabili e multifunzionali.

 

Entrando nell’home page del sito si trovano subito i canali e i servizi per attivare un’emergenza su Google Crisis: ‘Response efforts‘ e ‘For responders‘. Accedendo a tali aree si ha la possibilità di creare mappe interattive dove evidenziare una situazione di crisi, segnalare danni a cose e persone, dettagliare il tipo di evento, le principali urgenze e gli interventi necessari. Altre persone, successivamente, potranno interagire con l’allert e arricchire le informazioni disponibili, fino all’arrivo dei soccorsi e all’ulteriore elaborazione di dati e produzione di documenti .

 

Nell’ordine, gli strumenti offerti da Google sono: Google Public Alerts, Google Person Finder, Google Maps, Google Earth, Google Fusion Tables e Google Docs. Per ognuno dei tools menzionati ci sono dei tutorial, sia per i cittadini, sia per le aziende, sia per le organizzazioni umanitarie ed enti preposti alla protezione delle popolazioni.

 

Google Crisis è un servizio multipiattaforma, quindi accessibili da Pc, Laptop, Smartphone, Tablet, device portatili connessi alla rete e Smart TV, nonché multilingua. La grafica del sito aiuta notevolmente l’orientamento del visitatore che, grazie ad uno sfondo bianco costante, individua immediatamente la voce di suo interesse.

 

Sono diversi i case studies lasciati in consultazione all’utente, che bene mostrano in che modo il servizio funziona nel caso di alluvioni, terremoti, incendi, crolli di edifici, smottamenti e allagamenti. Di casi riportati ce ne sono tanti e il sito ne offre diversi esempi in ‘Response efforts’, come nel caso delle mappe dell’uragano Sandy, appena passato sugli Stati Uniti, il terremoto in Giappone, la devastazione del tifone nelle Filippine, gli incendi in Europa e Stati Uniti di questa estate.

 

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Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo