Manovra

Pagamenti elettronici, Web tax, PA e scuola. Tutto il digitale presente nel DEF

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Il digitale come leva antievasione e strumento di riduzione della pressione fiscale è presente una cinquantina di volte nel Documento di Economia e Finanza 2019.

Il digitale come leva di efficientamento e riduzione della pressione fiscale è ampiamente presente nel DEF (Documento di Economia e Finanza 2019) approvato ieri in Consiglio dei Ministri, dove compare una cinquantina di volte in tutte le sue accezioni. Sono tre in particolare le aree dove il digitale avrà, secondo il documento finanziario, maggior spazio: la Politica fiscale, l’Istruzione e la ricerca (in particolare a scuola) e la Riforma della PA.

Startup, robot, IA, banda larga, Blockchain, 5G. L’innovazione presente nel DEF

Pagamenti elettronici

Per quanto riguarda la Politica fiscale, la raccomandazione del DEF in generale è quella di “[…] Spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati. Contrastare l’evasione fiscale, in particolare nella forma dell’omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti.. […]”. Già ieri sono emersi due strumenti concreti per spingere sull’abbassamento dell’Iva, vale a dire cashback e Bonus Befana.

Strumenti antievasione

Le linee programmatiche per la lotta all’evasione fiscale presenti nel DEF dicono che “La lotta all’evasione fiscale sarà perseguita anche agevolando, estendendo e potenziando i pagamenti elettronici e riducendo drasticamente i costi di transazione. Il Governo intende, nel rispetto della normativa sulla privacy, rendere quanto più possibile trasparenti le transazioni commerciali, agevolando, estendendo e potenziando i mezzi di pagamento elettronici”.

Sarà quindi importante che ogni misura che verrà adottata venga preventivamente sottoposta al vaglio del Garante Privacy.

Estensione dello scontrino elettronico

“Dal primo luglio è in vigore l’obbligo dello scontrino elettronico per i soggetti che esercitano il commercio al minuto e le attività similari e che, ad oggi, non sono tenuti ad emettere fattura verso i clienti, salvo che tale documento non sia richiesto dal cliente stesso. L’obbligo è scattato immediatamente per i circa 260 mila esercenti con un giro d’affari superiore ai 400 mila euro, mentre l’estensione a tutti gli altri esercenti avverrà a partire dal primo gennaio 2020”, si legge nel documento.

Lotteria degli scontrini

Dalla stessa data partirà anche la cd ‘lotteria degli scontrini’, “a cui potranno partecipare i consumatori che acquistano beni o servizi presso gli esercenti che effettuano la trasmissione telematica dei corrispettivi. Con l’introduzione dello scontrino elettronico, gli esercenti avranno accesso immediato ai dati delle proprie vendite, che verranno trasmessi direttamente all’Agenzia delle Entrate”, si legge. L’Agenzia delle Entrate, prosegue il documento, “potrà effettuare controlli più tempestivi e più rapide analisi di eventuali rischi di evasione”.

Web tax nel DEF

Il triplice ambizioso obiettivo del Governo è innanzitutto il disinnesco delle clausole di salvaguardia previste a legislazione vigente in parallelo all’alleggerimento della pressione fiscale, che grava maggiormente sui redditi medio bassi, e alla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. Nell’ambito di un ampio processo di riforma dell’imposizione sugli utili d’impresa concordato a livello internazionale, si attuerà la web tax per le multinazionali del settore che spostano i profitti verso giurisdizioni più favorevoli. La revisione delle agevolazioni fiscali punterà a una razionalizzazione della miriade di agevolazioni attualmente esistenti rendendo il sistema più coerente con l’approccio d’insieme e sostenga il gettito fiscale.

Scuola

Per quanto riguarda il mondo della scuola, il documento punta a “Migliorare i risultati scolastici, anche mediante adeguati investimenti mirati, e promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali”.

Pubblica amministrazione

Per quanto riguarda la riforma della PA, si punta a migliorare “l’efficacia della pubblica amministrazione, in particolare investendo nelle competenze dei dipendenti pubblici, accelerando la digitalizzazione e aumentando l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali”.

Sicurezza cibernetica

Per quanto riguarda la Difesa, anche la cybersecurity trova spazio nel DEF: “Sarà necessario sviluppare sistemi ad alta tecnologia per la difesa, caratterizzati da successive fasi progettuali di lunga durata. La sicurezza cibernetica delle reti di comunicazione e di comando e controllo verrà potenziata e ammodernata, in linea con le iniziative del Governo in tema di innovazione e digitalizzazione. Tutto ciò avrà importanti ricadute sullo sviluppo di nuove tecnologie, sulla competitività e sui livelli occupazionali del sistema Paese”.