Lo studio

Industrial cloud: l’Ue spenderà 10 miliardi in sette anni, ma dovrà essere tecnologia green. Il documento

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“Un uso più intelligente ed ecologico delle tecnologie digitali è fondamentale per fare in modo che l'Europa diventi il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050”, ha dichiarato la Commissaria Margrethe Vestager, ma il primo passo è ridurre domanda e consumi di energia, tagliando le emissioni inquinanti.

Le infrastrutture e i servizi cloud sono fondamentali per mantenere alto il livello di competitività delle industrie, delle imprese e dell’economia degli Stati dell’Unione europea.

Bruxelles crede in un cloud europeo avanzato, efficiente e diffuso, ma chiede a tutti i partner pubblici e privati di investire di più anche in tecnologie che consentano una riduzione dei consumi e un abbattimento delle emissioni inquinanti.

Cloud strategico

Gli Stati membri dell’Unione hanno firmato una dichiarazione comune per la nascita di quella che è stato definito “next generation cloud for Europe”, una vera e propria strategia non solo per il cloud e i dati industriali, ma anche per sviluppare il più rapidamente possibile una maggiore indipendenza e autonomia tecnologica dal resto del mondo.

Un percorso che porterà l’Unione ad investire non meno di 10 miliardi di euro in soluzioni cloud computing e big data entro il 2027, ma anche introdurre nuove regole in termini di sostenibilità ambientale, di taglio delle emissioni inquinanti, di applicazioni green.

Nuovo studio della Commissione Ue

A riguardo, la Commissione europea ha pubblicato i risultati di uno studio dedicato a data center e servizi cloud eco-sostenibili. È risultato che il consumo di energia elettrica dei centri dati in Europa dovrebbe raggiungere il 3,2% del totale entro il 2030 (rispetto al 2,7% del 2018).

Il titolo del documento è “Energy-efficient cloud computing technologies and policies for an eco-friendly cloud market” e tra gli obiettivi c’è la volontà di promuovere nuove opzioni tecnologiche e strategiche per limitare questo aumento e favorire invece scelte che assicurino il raggiungimento degli obiettivi climatici fissati al 2030 e al 2050 soprattutto.

Il Green Deal europeo mira a fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. In questo quadro, non possiamo non controllare il nostro consumo di energia elettrica. Un uso più intelligente ed ecologico delle tecnologie digitali è fondamentale per garantire che l’Europa raggiunga il suo ambizioso obiettivo“, ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per un’Europa pronta per l’era digitale.

Consumi troppo alti

Il consumo di energia elettrica da parte dei data center europei passerà dagi 77 TWh del 2018 ai 98,5 TWh del 2030, secondo stime della Commissione, per un incremento del +28%.

Anche gli edge data center aumenteranno i consumi, passando dal 2% attuale al 12% atteso entro il 2025.

Le amministrazioni pubbliche europee devono impegnarsi ad utilizzare il loro potere d’acquisto per scegliere servizi rispettosi dell’ambiente, adottando requisiti di trasparenza e promuovendo indicatori uniformi per l’efficienza energetica.

Soluzioni green per il cloud Ue

Tra le soluzioni tecnologiche green suggerite per ridurre i consumi energetici e le emissioni delle infrastrutture cloud e dei data center, troviamo: sistemi di raffreddamento più efficienti, riutilizzo del calore, uso di energie rinnovabili per alimentare i centri dati e la costruzione di questi centri nelle regioni con un clima freddo.

A livello mondiale gli investimenti nel cloud aumenteranno sempre di più e i ricavi sono attesi raggiungere i 258 miliardi di dollari circa entro la fine dell’anno in corso e i 364 miliardi di dollari entro il 2022, per un incremento medio del +40% in soli due anni.