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Web e Tasse, perquisita la sede di Google France

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Perquisizione in corso nella sede di Google France. Mentre pubblichiamo questo articolo le autorità tributarie di oltralpe stanno ancora perquisendo la sede parigina della web company nell’ambito dell’inchiesta preliminare aperta il 16 giugno dello scorso anno per ‘frode fiscale aggravata’ e ‘riciclaggio’.

E’ quanto riporta Les Echos che cita fonti di polizia. Stando a quanto pubblica Le Parisien, le perquisizioni sono cominciate alle 5 di questa mattina e alle 16:30 erano ancora in corso.

Nella sede di Google sarebbero arrivati un centinaio di funzionari del fisco e del corpo per la repressione dei gravi reati finanziari, accompagnati da cinque magistrati.

“Stiamo collaborando con le autorità per rispondere alle loro domande“, ha spiegato Al Verney, portavoce di Google, in una dichiarazione inviata via eMail a Reuters.

Google in questo periodo è nel mirino della Ue non solo per le questioni prettamente fiscali ma anche per la prossima chiusura del dossier per sospetto abuso di posizione dominante sul mercato della ricerca online e il mese scorso ha anche ricevuto la comunicazione di addebiti in merito all’indagine sul sistema operativo mobile Android.

Il gruppo è accusato in più Paesi europei di bypassare le leggi fiscali per eludere le tasse e pagarle nei paesi con regimi più competitivi.

Il gruppo ha stretto a fine gennaio un accordo molto vantaggioso – da 172 milioni di euro – per sistemare la propria posizione contributiva col governo britannico mentre in Italia a febbraio la Guardia di Finanza ha notificato a Google un verbale di accertamento per una presunta evasione da 227 milioni di euro e a marzo la Procura di Milano ha chiuso le indagini sulla compagnia americana con il possibile rinvio a giudizio dei manager indagati per frode fiscale.

Diversa la situazione della Francia che ha dichiarato da subito di non voler scendere a patti con Google, reclamando 1,6 miliardi di euro di imposte non versate.

Google impiega in Francia 700 persone e nel 2014 ha realizzato nel Paese un utile di 12,2 milioni di euro.

La somma di 1,6 miliardi di euro è nettamente superiore ai 500 milioni di euro di cui parlava inizialmente la stampa.

Google riesce a ‘ottimizzare’ grazie alla sue sede in Irlanda, uno dei Paesi Ue con l’imposta sugli utili azienda tra le più basse (12,5%).

 

“Google rispetta le leggi fiscali di tutti i Paesi nei quali opera“, ha sempre dichiarato il gruppo che ad aprile ha ammesso l’indagine in corso.

L’indagine su Google va avanti in Francia da due anni e quella di oggi non è la prima perquisizione della sede parigina. Già nel giugno del 2011 le autorità si erano recate negli uffici del gruppo e sequestrato una montagna di documenti che avrebbero provato il trasferimento dei profitti dalla Francia alla sede irlandese di Google.

E in Francia si sta indagando anche su Apple per i bilanci relativi al periodo 2011-2013. La società di Cupertino ha raggiunto, invece, in Italia un accordo, accettando di pagare al fisco 318 milioni di euro di imposte arretrate.

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