Torri autoalimentate

Torri cellulari autosufficienti: usciranno mai in massa dalla rete elettrica?

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Primi test e sperimentazioni di siti ad energia solare ed eolica stanno aumentando di numero, ma i siti cellulari potranno mai diventare davvero indipendenti dalla rete elettrica?

Siti ad energia solare ed eolica stanno aumentando, ma i siti cellulari potranno mai diventare davvero indipendenti dalla rete elettrica?

Il dilemma è servito, potranno mai i siti cellulari diventare del tutto autosufficienti e staccarsi dalla rete elettrica tout court? Il quesito è aperto, e lo mette sul tavolo il sito specializzato Datacenterdynamics.com, in un approfondito articolo che mette in file tutte le variabili del caso.

Il tema, va detto in premessa, è di grande attualità in particolare adesso, vista la crisi energetica dovuta al conflitto in Ucraina, al taglio delle forniture russe nella Ue e in prospettiva ai profondi mutamenti in campo energetico che ci riguardano in generale alla luce dei cambiamenti climatici e delle politiche necessarie per salvare il pianeta dal disastro.

Rispetto ai data center, si legge nell’articolo di Datacenterdynamics.com, il fabbisogno energetico delle singole torri cellulari è una miseria. Un tipico sito di celle da 4kW impallidisce rispetto alle densità di rack da 20-50kW che stiamo vedendo ora.

Ma con oltre 400.000 siti di ripetitori cellulari nei soli Stati Uniti, superano in numero i data center e la loro impronta energetica ammonta a 21 milioni di megawattora (MWh) di energia all’anno

Con l’aumento dei prezzi dell’energia, l’importanza dell’ESG continua a crescere e l’aumento della domanda di energia del 5G incombe, un certo numero di proprietari di torri cellulari e operatori di telecomunicazioni stanno valutando l’implementazione di sistemi di generazione di energia eolica e solare negli stessi siti di celle.

Siamo vicini a siti cellulari autosufficienti su larga scala, o anche a una potenziale transizione verso torri cellulari off-grid in massa?

Turbine eoliche nei siti cellulari

All’inizio di quest’anno Vantage Towers, di proprietà di Vodafone, ha annunciato l’intenzione di installare 750 turbine eoliche su 52 delle sue torri cellulari in Germania. Il progetto creerà una capacità di generazione fino a 650 MWh all’anno.

L’installazione dei micro impianti eolici è prevista entro la fine dell’anno, a condizione che entro tale data siano state rilasciate tutte le autorizzazioni necessarie.

“Generando energia rinnovabile direttamente in loco, creiamo un modo efficiente in termini di costi e di facile manutenzione per ridurre i costi energetici per i nostri clienti e allo stesso tempo accelerare la digitalizzazione sostenibile dell’Europa”, ha detto Enrico Schadock, Senior Business Development Manager di Vantage Towers, che gestisce l’implementazione di Mowea.

Schadock spiega che su ciascuna torre saranno installate 4, 8 o 16 turbine a seconda dei requisiti di potenza della torre in questione combinati con la quantità e la velocità del vento. Ciascuna coppia di turbine ha una capacità nominale di 1kW con venti di 3,5 m/s o più; le unità hanno una produzione di energia approssimativa di 1.500 kWh all’anno. Vantage gestisce circa 83.000 macro siti in Europa, quindi 52 siti sono ancora una piccola prova. Ma supponendo che il progetto pilota vada bene, le società mirano ad espandersi in più sedi in Germania e in altri mercati di Vantage Towers in Europa.

Una eco-torre di Vodafone

Test in loco della potenza della torre cellulare

Se nei paesi emergenti dove la rete elttrica è meno sviluppata l’uso di energia solare ed eolica nei siti cellulari è piuttosto diffusa, in Europa al contrario si tratta di una grossa novità.

E a differenza dei mercati in via di sviluppo, i prezzi elevati dei terreni e lo spazio ridotto, combinati con reti energetiche resilienti, possono rendere difficile giustificare il costo. Aggiungi il fatto che molti mercati del nord Europa non ricevono molto sole per gran parte dell’anno e sorgono ulteriori sfide.

Ma il trial di Vantage è uno dei tanti progetti pilota su piccola scala relativi alla distribuzione di energia rinnovabile in loco nelle torri cellulari in Europa e altrove. I risultati sembrano promettenti, ma nessuno sta ancora implementando queste soluzioni su larga scala.

Sempre in Germania, Deutsche Telekom sta collaborando con Ericsson per testare ripetitori cellulari autosufficienti. La società di telecomunicazioni tedesca e la casa svedese hanno condotto una prova in un sito di torri cellulari in Germania, dove è stato in grado di funzionare interamente dall’energia eolica e solare generata da pannelli e turbine in loco.

Il sito – nel comune bavarese di Dittenheim, a circa 120 km a nord di Monaco di Baviera – è stato in parte alimentato dall’energia di 12 mq di moduli solari installati più di un anno fa. Da allora le due società hanno aggiunto una turbina eolica, in grado di fornire fino a cinque kilowatt di potenza aggiuntiva, come seconda fonte di energia rinnovabile.

Vodafone in Galles sperimenta torri autoalimentate

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I test iniziali hanno mostrato che nelle giornate ventose si poteva generare più energia rinnovabile di quella consumata dalle operazioni del sito.

L’antenna mobile autoalimentata che domina la comunità di Eglwyswrw in Galles. Vodafone

Nel Regno Unito, Vodafone collabora da due anni con Crossflow Energy per utilizzare la tecnologia delle turbine eoliche di quest’ultima in combinazione con le tecnologie del solare e delle batterie per creare una torre di rete mobile autoalimentata.

Fondata nel 2008, Crossflow Energy ha sviluppato un’esclusiva turbina eolica ad asse trasversale progettata per generare energia da “poco vento”; energia eolica generata localmente per singole località. Creata in collaborazione con la Swansea University, la turbina incorpora uno scudo brevettato che offre prestazioni di portanza e resistenza ottimali su un’ampia gamma di velocità del vento, mantenendo una bassa velocità di rotazione e vibrazioni minime.

Le società hanno affermato che le Eco-Tower consentiranno l’installazione di nuovi siti mobili in località remote, senza le solite difficoltà e costi di connessione alla rete elettrica. I nuovi siti saranno di proprietà e gestiti da Cornerstone Telecommunications Infrastructure Limited e non faranno parte della rete tower di Vodafone.