Il discorso

Timmermans (UE): “Da quotazioni CO2 solo un quinto dell’aumento del prezzo dell’energia”

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Il vice presidente della Commissione europea ha invitato ad accelerare sulla transizione ecologica: “L’aumento del prezzo dell’energia è dovuto principalmente ai problemi di approvvigionamento, bisogna incrementare le fonti rinnovabili e la nostra autonomia dai mercati globali”.

L’Ue deve aumentare la propria autonomia energetica

La Commissione europea ritiene che l’attuale aumento del prezzo dell’energia nel vecchio continente sia dovuto più alla scarsità di gas naturale sul mercato che ad altre questioni, tra cui la quotazione delle emissioni di CO2.

Il punto, secondo la Commissione, è che l’Unione europea deve aumentare la propria indipendenza dalle forniture internazionali e puntare con maggiore decisione sulle fonti energetiche rinnovabili.

Se avessimo agito cinque anni fa non saremmo in questa situazione, perché dipenderemmo meno dai combustibili fossili e dal gas naturale. In tutti questi anni abbiamo visto che i prezzi delle rinnovabili sono rimasti bassi e stabili“, ha detto di fronte al Parlamento europeo riunito in plenaria il vicepresidente della Commissione europea responsabile del Green Deal, Frans Timmermans.

Bollette più care, c’entra poco il prezzo della CO2

Il politico olandese ha spiegato che “L’aumento del costo dell’energia è dovuto solo per un quinto del suo totale all’andamento dei prezzi della CO2”, che sono frutto del sistema europeo di scambio delle quote di emissioni o ETS, che tassa l’anidride carbonica rilasciata dalle industrie più energivore.

“Il resto della componente del prezzo finale dell’energia è dovuto sia all’aumento della domanda, sia alla scarsità di risorse energetiche sul mercato”, ha aggiunto Timmermans.

Quasi una risposta a quanto affermato ieri dal nostro ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, secondo cui l’aumento del prezzo del gas e delle quote di CO2 saranno tra le principali cause di un incremento del +40% dell’importo della bolletta della luce per gli italiani nel prossimo trimestre.

Il prezzo per tonnellata di CO2 sul mercato delle emissioni dell’Unione ha iniziato a crescere rapidamente dal marzo 2020, quando era fissato attorno ai 15 euro, poi nel 2021 è passato a 33 euro per giungere agli attuali 62 euro di settembre.

Transizione ecologica e fonti rinnovabili strada giusta

Non dobbiamo avere paura e non dobbiamo essere paralizzati dall’aumento dei prezzi dell’energia tanto da rallentare la transizione ecologica – ha dichiarato il vice presidente della Commissione – anzi, è il momento di accelerare su questa strada per far in modo che l’energia pulita e rinnovabile sia a disposizione del maggior numero di persone possibile”.

Nei prossimi giorni Timmermans incontrerà i rappresentanti di Stati Uniti, Russia, Cina, Egitto e Turchia per spiegare in cosa consiste il pacchetto Ue per il clima “Fit for 55” e i vantaggi della transizione ecologica: “C’è interesse per quel che facciamo qui in Europa e c’è un dialogo continuo con Pechino per invitarli ad essere più ambiziosi su questi temi”, ha sottolineato.

L’Unione ha fissato un pacchetto di azioni che hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Ritardare l’azione per il clima porterà a superare punti di non ritorno che in seguito saranno più difficili da contrastare”, ha detto Timmermans, “se non agiamo subito con urgenza, i nostri figli non ci perdoneranno”.