la svolta

Telecom Italia sposa il video: ‘Il futuro è nei contenuti’

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Marco Patuano, ad Telecom Italia: “Vivendi ha una chiara ambizione ad essere protagonista nella distribuzione dei contenuti. D’altro canto, Telecom ha la stessa ambizione nel mondo della banda ultralarga.”

“Gli operatori tlc svolgeranno un ruolo di primaria importanza nell’universo multi-piattaforma che si sta andando a delineare. Il nostro ruolo, nello specifico, sarà proprio quello di aggregatore e piattaforma di contenuti.”

Questo quanto affermato da Marco Patuano, ad di Telecom Italia a margine del convegno ‘All you need is video’ tenutosi in mattinata a Roma.

Partendo dal rafforzamento da parte della francese Vivendi che ad oggi detiene il 19,9% delle azioni ordinarie di Telecom Italia, Patuano ha voluto specificare che “Vivendi ha una chiara ambizione ad essere protagonista nella distribuzione dei contenuti. D’altro canto, Telecom ha la stessa ambizione nel mondo della banda ultralarga.”

Focus centrale della conferenza quindi è stata l’importanza dei contenuti video e della loro distribuzione.

“Al momento in Italia ci sono 4,5 milioni di abbonati pay tv, un numero composto da clienti Sky, Mediaset e 400mila che sono abbonati al nostro servizio TIM Vision. Se si pensa che il tasso di penetrazione pay tv in Europa oscilla sul 50% e in Italia arriva al 20-25%, l’obiettivo per il sistema Italia dovrebbe essere di arrivare almeno a 12-13 milioni di abbonati entro i prossimi 3 anni.”

Un altro modo per confermare l’intenzione da parte dell’ex monopolista di rendere i contenuti video l’elemento portante degli obiettivi futuri.

“Il video è l’elemento chiave. Anche perché il mondo dei content sta andando verso una qualità sempre maggiore del prodotto. E la qualità deve essere supportata da una rete fissa con performance ottime. L’Italia è considerata il fanalino di coda in termini di penetrazione di banda larga, ma se guardiamo alla penetrazione sia su banda larga fissa che mobile, il nostro posizionamento è ben diverso” conferma Patuano, che si è quindi soffermato sul ruolo di Netflix che “…è una piattaforma, ci può piacere o no ma è una piattaforma, fa da aggregatore”.

“In Italia – ha concluso – usiamo più internet via mobile che non tramite fisso. Il nostro obiettivo è utilizzare la potenzialità dei contenuti video per riportare al fisso i clienti che lo hanno lasciato.”