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Telecom Italia: analisti ‘vedono’ conti in miglioramento al terzo trimestre

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Per i tre mesi chiusi a settembre, Equita attende quindi un rallentamento del calo dei ricavi, che dovrebbe attestarsi al 6,8% a 3,6 miliardi di euro rispetto alla flessione dell'8,2% riportata nel secondo trimestre.

Gli analisti attendono un cambio di rotta per i conti Telecom Italia, che verranno presentati il prossimo 7 novembre. Potrebbero infatti esserci dei miglioramenti nei risultati domestici e un discreto alleggerimento del debito, che dovrebbe scendere di altri 700 milioni di euro rispetto ai 27,35 miliardi registrati al 30 giugno, per portarsi a quota 26,6 miliardi di euro.

Gli analisti di Equita definiscono ‘incoraggianti’ i trend del terzo trimestre, in controtendenza con quelli precedenti, caratterizzati – sul mercato domestico – dalla costante contrazione dei ricavi attribuibile alla contrazione dei servizi mobili sia nella componente voce che messaggistica, solo in parte compensata dalla crescita di internet mobile.

Per i tre mesi chiusi a settembre, Equita attende quindi un rallentamento del calo dei ricavi, che dovrebbe attestarsi al 6,8% a 3,6 miliardi di euro rispetto alla flessione dell’8,2% riportata nel secondo trimestre e dell’8,3% del primo trimestre. Nell’intero esercizio 2013 il calo dei ricavi era stato del 9,5%.

Un miglioramento in linea con quella che secondo Credit Suisse sarà una tendenza di tutto il mercato tlc europeo.

Dovrebbe frenare anche la contrazione dei ricavi dei servizi mobili, con un calo previsto dell’8% circa – contro il 13,7% del secondo trimestre e il 16,9% del primo trimestre – dovuto al miglioramento dello scenario competitivo e all’esaurirsi dell’effetto dei tagli alle tariffe di terminazione. In lieve miglioramento anche le performance della rete fissa, con ricavi in calo del 7% dal -8,3% del secondo trimestre e in linea con il primo semestre del 2014.

Una nota dolente, per Equita, potrebbe arrivare però dal peggioramento dell’Ebitda, dell’11% circa a livello domestico (dal -7,5% del secondo trimestre) e del 7,9% a 2,24 miliardi di euro a livello di gruppo, in lieve peggioramento rispetto al -6,7% del trimestre precedente. Più contenuto il calo dell’Ebitda domestico per Credit Suisse, con un calo 7,7% a 1,9 miliardi di euro.

In Brasile l’Ebitda dovrebbe crescere del 5-10% (al primo semestre la crescita è stata del 7,9%)